Cerca

La soap delle Molinette

Schael è arrivato al capolinea, Riboldi cala l'asso dalla manica e lo caccia

Riboldi prepara la mossa decisiva: nuovo direttore alla Città della Salute e della Scienza per far decadere il commissario Schael dopo la rottura con tutti; scelta affidata all’Università su una terna presentata dall’assessore (Tranchida favorito su Minniti e Osella) dopo una notte insonne

Schael è arrivato al capolinea, Riboldi cala l'asso dalla manica e lo caccia

Riboldi e Schael

In realtà Federico Riboldi non ha mai temuto più di tanto. Sapeva di potersi disfare del commissario senza troppi problemi. Il modo è semplice, spiegano fonti molto vicine all’assessore: «Per sua natura e per contratto un commissario resta in carica fino a quando non viene nominato il direttore generale, il mandato è quello, non è temporale, almeno non in via primaria». Pertanto, entro pochissimi giorni, «sarà disposta la nomina del nuovo direttore (non di un nuovo commissario ndr.) della Città della Salute e della Scienza e il dottor Schael decadrà automaticamente». Ovviamente il commissario avrà tutti i diritti di intentare cause o ricorsi, ma difficilmente la spunterà. Insomma, potrà alzare la voce, ma non fermerà “la macchina”. Su come si sia arrivati a questo lo avrebbe spiegato in confidenza lo stesso assessore a chi gli è più vicino: «Il commissario ha rotto con tutti - avrebbe detto Riboldi - e io di questo ne ho preso atto. Il temperamento, il carattere, il modo di porsi arrogante e poi tutto il resto. Addirittura in una riunione con la Cgil si è comportato in un modo tale che io stesso mi sono sentito più vicino al sindacato che al commissario, e stiamo parlando di Cgil... non so se mi spiego».

Riboldi per procedere alla defenestrazione non avrebbe cercato sponde esterne o sostegno dal presidente Cirio e all’interno della Giunta della Regione. Le sue parole le riporta sempre la persona a lui molto vicina: «Ci ho pensato per tutta una notte - ha spiegato Riboldi - una lunga notte insonne, poi ho preso la decisione, sofferta, difficile, ma convinta». Il giovane assessore solitario, messo lì negli uffici di governo della Regione «perché si bruciasse», diceva maliziosamente qualcuno, ha mostrato i muscoli e ora ha calato l’asso vincente. È riuscito anche ad allontanare da sé i venti della bufera politica che lo immaginavano già dimissionario: «La responsabilità della nomina è sua e se Schael viene licenziato, deve andarsene anche lui», spiegava qualcuno a sinistra e qualche voce solitaria nel centro destra. C’è riuscito con un’abile manovra diplomatica: «Il nuovo direttore generale della Città della Salute e della Scienza - questo, almeno, sarebbe il Riboldi pensiero - sarà scelto dall’Università su una terna di nomi che ho presentato». Nomi noti: Tranchida, Minniti e Osella. Un cuneese e due torinesi. La spunterà, verosimilmente, Tranchida, «perché chi viene da fuori può agire più liberamente e senza condizionamenti».

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.