25 anni di Avis: Mondovì celebra i donatori di sangue e organi

Mondovì ha un nuovo simbolo dedicato alla solidarietà. Questa mattina, 7 settembre, è stato inaugurato lungo via Durando un monumento che rappresenta un "albero della vita", regalo della sezione AVIS locale alla città per celebrare i suoi primi 25 anni di esistenza. Un'opera che parla del valore del dono: del sangue, degli organi, della vita stessa.

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Il monumento, realizzato in collaborazione con l'AIDO, sorge in una posizione simbolica lungo la "lea" - come si dice in piemontese per indicare la strada alberata - a fianco della passerella sul torrente Ellero. Ma l'omaggio della città alla cultura del dono va oltre: l'amministrazione comunale ha deciso di dedicare quel viale al senso profondo del dono del sangue e degli organi, con una targa che riporterà il nome "lea del dono".

UNA CERIMONIA PARTECIPATA
«Questo monumento vuole celebrare due gesti straordinari, il dono sangue e il dono organi. Ogni goccia di sangue donata è una goccia di vita», ha dichiarato Gilberto Magagna, oggi presidente onorario AVIS Mondovì, durante la cerimonia di inaugurazione.

Il presidente Cora ha aggiunto: «La giornata di oggi è dedicata a tutti i donatori: a chi, in modo anonimo e volontario, sceglie di offrire la vita».

L'evento ha visto una grande partecipazione istituzionale. A fianco di AVIS si sono schierati numerosi amministratori, con il Comune di Mondovì in prima fila - ha partecipato il sindaco Robaldo, che riveste anche il ruolo di presidente della Provincia - e la Regione, rappresentata dalla consigliera Giulia Marro.

Non sono mancati il vicario generale della Diocesi Flavio Begliatti e i rappresentanti della Fondazione CRC. Particolare significato ha avuto la presenza del presidente AVIS regionale e di quasi 50 vessilli provenienti dalle sezioni AVIS ospiti, a testimonianza di quanto la rete della solidarietà sia capillare e attiva sul territorio.

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La cerimonia di inaugurazione ha rappresentato il momento culminante di una giornata interamente dedicata alla celebrazione dei valori del volontariato e della solidarietà. Prima del taglio del nastro, infatti, si è svolto un corteo per le vie della città accompagnato dalla banda musicale, seguito dalla messa nella chiesa di San Filippo e dall'omaggio al Monumento ai Caduti.