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10 Settembre 2025 - 11:31
L'ingresso dello storico caffè "Norman" a Torino
Nell'ambito dell'operazione "Epicentro", coordinata dalla procura di Torino, la Guardia di finanza ha eseguito un sequestro preventivo da 26,5 milioni di euro per reati tributari e somministrazione irregolare di manodopera. Coinvolti due gruppi imprenditoriali torinesi attivi soprattutto nella logistica, accusati di aver creato un sistema basato su società "serbatoio", "filtro" e committenti, con l'impiego irregolare in media di oltre 2mila lavoratori tra il 2018 e il 2023. Secondo l'accusa (in procura il fascicolo è in mano ai pm Giulia Marchetti e Barbara Buonanno) il meccanismo prevedeva contratti di appalto fittizi, emissione e utilizzo di fatture false e sistematico mancato versamento di imposte, con un giro di fatture per operazioni inesistenti stimato in oltre 100 milioni.
Le "società serbatoio", gestite da prestanome e prive di reale operatività, facevano ricadere i debiti fiscali e contributivi sui lavoratori, mentre le 'società filtro' ri-fatturavano i servizi ai committenti, ostacolando i controlli. Il gip ha disposto anche l'amministrazione giudiziaria di una delle principali società "filtro" coinvolte, con più di 500 dipendenti, attiva nella logistica e nella ristorazione, titolare di diversi locali tra cui noti ristoranti e il Bar Norman di via Pietro Micca, storico bar del centro di Torino. Una delle due realtà imprenditoriali è già in liquidazione giudiziale. Le indagini hanno riguardato committenti in Piemonte, Lombardia, Lazio, Veneto, Liguria ed Emilia-Romagna, con riscontri ottenuti anche da sequestri informatici e testimonianze dei lavoratori. Sono nove le persone indagate e dieci le società finite sotto sequestro. Le accuse, a vario titolo, comprendono associazione per delinquere, dichiarazione fraudolenta, omessa dichiarazione e omesso versamento Iva.
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