Ucciso l'attivista Charlie Kirk e arrestato il suo presunto assassino

L’Fbi ha annunciato l’arresto del presunto assassino di Charlie Kirk, il 31enne attivista conservatore vicino a Donald Trump, ucciso durante un incontro con studenti alla Utah Valley University. Kirk è stato colpito al collo da un singolo proiettile mentre parlava sotto una tenda con lo slogan “The American Comeback”.

Secondo quanto riferito, il colpo è partito dal Losee Center, un edificio a circa 200 metri di distanza. La sparatoria è avvenuta una ventina di minuti dopo l’inizio del suo intervento. Il campus è stato immediatamente posto in lockdown e chiuso per il resto della giornata.

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In un video diffuso sulla piattaforma Truth, l’ex presidente Donald Trump ha reso omaggio a Kirk, definendolo “patriota, martire della verità e della libertà”, e accusando la “retorica della sinistra radicale” di alimentare la violenza politica negli Stati Uniti. “Questo genere di discorsi è direttamente responsabile del terrorismo che stiamo vedendo nel nostro Paese e deve cessare ora”, ha dichiarato.

Trump ha inoltre ordinato che tutte le bandiere americane siano issate a mezz’asta fino a domenica sera, in segno di lutto. “Charlie era amato e ammirato da tutti, soprattutto da me. Le mie condoglianze e quelle di Melania vanno a sua moglie Erika e alla sua famiglia. Charlie, ti amiamo”, ha scritto.

Residente in Arizona, Kirk era considerato una delle giovani voci più influenti della destra americana. Aveva fondato nel 2012 Turning Point USA, organizzazione che negli anni è diventata il principale punto di riferimento per gli studenti conservatori, con sedi in centinaia di campus.

Grazie ai suoi comizi, al popolare podcast e ai libri pubblicati, tra cui The Maga Doctrine, Kirk aveva costruito una notevole influenza politica e un seguito massiccio sui social, tanto da essere definito la “rock star del movimento Maga”.

Un clima di violenza politica

L’omicidio di Kirk si inserisce in un contesto segnato da episodi di violenza politica negli Stati Uniti. Negli ultimi anni sono stati presi di mira esponenti di entrambi gli schieramenti: dall’ex segretario di Stato Mike Pompeo al marito di Nancy Pelosi, fino al governatore della Pennsylvania Josh Shapiro. Lo stesso Trump, lo scorso luglio, è sopravvissuto a un attentato durante un comizio.