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Il caso
07 Ottobre 2025 - 04:35
È un’accusa gravissima quella che pende su un uomo di 56 anni, ora alla sbarra davanti alla Corte d’assise di Torino: violenza sessuale aggravata nei confronti dei tre figli minorenni della compagna. Un orrore che si sarebbe consumato per oltre un decennio, in un silenzio spezzato solo dalla denuncia della figlia maggiore, che ha trovato il coraggio di raccontare gli abusi solo dopo essere andata via di casa per l’università. Gli inquirenti, coordinati dalla pm Eleonora Sciorella, hanno avviato le indagini dopo che la giovane ha scoperto di non essere stata la sola vittima: anche i suoi fratelli avrebbero subito le violenze, perpetrate in casa ma anche durante vacanze in barca o in montagna. Il più piccolo dei ragazzi non aveva ancora compiuto dieci anni quando, secondo l’accusa, sono iniziati gli abusi. Le udienze, svolte a porte chiuse per proteggere la privacy delle vittime, proseguiranno nelle prossime settimane. I tre fratelli si sono costituiti parte civile, assistiti dall’avvocato Fabrizio Bernardi, mentre la loro madre è rappresentata dall’avvocato Alessandro Melano. L’imputato nega con forza ogni addebito, sostenendo la propria innocenza. A metà ottobre sono attese le testimonianze dei genitori, chiamati a chiarire ulteriormente i fatti.
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