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Il fatto

Resti di due animali sventrati per strada «Barriera di Milano non è un mattatoio»

Una raccapricciante scena davanti ai bidoni dell’immondizia. A segnalarlo, Zaccaro e Robella (Lega)

Resti di due animali sventrati per strada «Barriera di Milano non è un mattatoio»

Una scena che ha gelato il quartiere. Nella zona di Barriera di Milano, accanto a un bidone dell’immondizia, sono stati rinvenuti resti di fauna selvatica: una testa di capriolo, pelle di un cinghiale, zampe isolate degli ungulati. Un’immagine raccapricciante. Segno evidente di una battuta di caccia illegale gestita con inaudita brutalità, lontana anni luce da qualsiasi rispetto per le regole o le politiche ambientali. E anche per le regole sanitarie legate al consumo di carne. A denunciare il fatto al nostro giornale sono stati il consigliere della Circoscrizione 6 Massimo Robella e la coordinatrice all’ambiente Giulia Zaccaro, entrambi esponenti del Carroccio. Durissimi sul tema: «Fondamentale ribadire che questo schifo non può e non deve divenire normalità. I cittadini di Barriera non possono star tranquilli — affermano i politici della Lega —. Oggi ci hanno segnalato una carcassa sbudellata di un cerbiatto e quella di un cinghiale nei pressi delle ecoisole in corso Giulio Cesare 138». Robella e Zaccaro spiegano che hanno chiesto subito l’intervento del verde della circoscrizione, che ha a sua volta avvisato Amiat e polizia municipale per la rimozione e la pulizia del sangue.
«Il quartiere ha già i suoi problemi, noti», aggiungono i leghisti. «E quegli animali meritano rispetto, specialmente i selvatici. Barriera di Milano non può trasformarsi anche nel mattatoio di Torino».
Sul caso ora dovranno indagare le autorità competenti: verificare provenienza, responsabilità, possibili reati contro la fauna e abbandono illecito di carcasse.

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