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Scuola
08 Ottobre 2025 - 16:15
Entro la fine di ottobre è previsto l’arrivo dei due bandi del terzo concorso scuola collegato al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr3).
Le procedure riguarderanno sia la scuola dell’infanzia e primaria, sia le scuole secondarie di primo e secondo grado, con posti destinati a cattedre comuni e posti di sostegno.
Il nuovo concorso interesserà circa 58mila cattedre distribuite tra gli anni scolastici 2025/26, 2026/27 e 2027/28.
L’obiettivo del Ministero dell’Istruzione è raggiungere il traguardo delle 70mila assunzioni fissato con l’Unione Europea entro il 30 giugno 2026.
Saranno considerati anche i vincitori dei precedenti concorsi Pnrr1 e Pnrr2, che hanno già portato all’assunzione di 40-45mila docenti.
Con il nuovo bando, quindi, si punta a reclutare altri 25-30mila insegnanti.
Accanto alle graduatorie dei vincitori, saranno predisposte anche quelle degli idonei, che potranno coprire fino al 30% dei posti totali. Il numero esatto di assunzioni verrà definito in base ai risultati finali delle selezioni.
Il primo bando riguarderà i posti comuni e quelli di sostegno della scuola dell’infanzia e primaria, con l’esclusione di quelli di educazione motoria.
La prova scritta, della durata di 100 minuti, consisterà in 50 quesiti a risposta multipla.
Seguirà una prova orale di 30 minuti.
Per superare la selezione sarà necessario ottenere almeno 70 punti su 100, più fino a 50 punti aggiuntivi per titoli accademici e professionali.
Requisiti di partecipazione:
Laurea in Scienze della Formazione Primaria o titolo estero equivalente riconosciuto in Italia;
Oppure diploma magistrale (anche a indirizzo linguistico sperimentale) conseguito entro l’anno scolastico 2001/2002 o titolo equipollente estero riconosciuto in Italia.
Il secondo bando interesserà le scuole secondarie di primo e secondo grado.
Anche qui la prova scritta durerà 100 minuti e comprenderà 50 domande, mentre la prova orale potrà arrivare a 45 minuti, con prova pratica per le classi che la prevedono.
Il punteggio minimo per superare la selezione sarà sempre 70/100, con un massimo di 50 punti per i titoli.
Requisiti richiesti:
Abilitazione specifica per la classe di concorso;
Oppure titolo di studio idoneo per la classe di concorso + almeno tre anni di servizio (anche non continuativi) nella scuola statale negli ultimi cinque, di cui uno nella classe di concorso per cui si partecipa.
Per gli Insegnanti Tecnico-Pratici (ITP):
Abilitazione per la relativa classe di concorso;
Oppure diploma di accesso previsto dalla tabella B del DPR 19/2016 e DM 259/2017.
Per accedere ai posti di sostegno, i candidati dovranno possedere:
un titolo di specializzazione sul sostegno conseguito in Italia secondo la normativa vigente;
oppure una specializzazione estera riconosciuta nel nostro Paese.
I 50 quesiti della prova scritta saranno suddivisi in:
10 domande di ambito pedagogico
15 di ambito psicopedagogico e sull’inclusione
15 di ambito metodologico-didattico
5 sulla lingua inglese (livello B2)
5 sulle competenze digitali e sull’uso didattico delle tecnologie multimediali
Ogni risposta corretta varrà 2 punti, mentre le risposte errate o non date non attribuiranno punteggio.
I bandi Pnrr3 dovrebbero essere pubblicati entro la fine di ottobre 2025.
I candidati avranno 20 giorni di tempo per inviare la domanda online sul portale dedicato, pagando un contributo di 10 euro per ciascuna classe di concorso.
Sarà possibile concorrere in una sola regione e per una classe di concorso per ogni grado scolastico.
Chi possiede i requisiti per posti comuni e di sostegno potrà candidarsi per entrambi, sempre nella stessa regione, versando due quote distinte.
Le prove scritte potrebbero svolgersi prima di Natale 2025, mentre le prove orali sono previste per i primi mesi del 2026.
Il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, intervenuto recentemente alla Leopolda, ha sottolineato la necessità di aumentare le risorse destinate alla scuola nella prossima Legge di Bilancio: “Dopo dieci anni di blocco dei contratti, abbiamo chiuso quello scaduto e destinato 300 milioni di euro alla contrattazione dei docenti. Ora stiamo lavorando per incrementare i fondi e valorizzare ulteriormente il personale scolastico”.
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