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Il caso

Caso De Leo: disposta l’autopsia sul corpo del detenuto obeso morto alle Vallette

Una storia di spostamenti, rimbalzi e sistemazioni provvisorie, che racconta le difficoltà del sistema penitenziario di fronte a situazioni sanitarie complesse

Caso De Leo: disposta l’autopsia sul corpo del detenuto obeso morto alle Vallette

FRANCESCO DE LEO

Sarà il medico legale Luca Tajana a eseguire l’autopsia sul corpo di Francesco De Leo, il detenuto diabetico e obeso morto il 20 ottobre nel carcere torinese Lorusso e Cutugno. La Procura di Torino ha aperto un’inchiesta per chiarire le cause e le eventuali responsabilità del decesso. Il fascicolo, per ora contro ignoti, è affidato al pm Delia Boschetto. Tanti i coni d’ombra sulla vicenda di De Leo, 265 chili al momento della morte. Una storia di spostamenti, rimbalzi e sistemazioni provvisorie, che racconta le difficoltà del sistema penitenziario di fronte a situazioni sanitarie complesse. Quando era entrato in carcere, nel 2021 a Lecce, pesava circa 160 chili. Tre anni dopo, durante i domiciliari a Cuneo, era salito a 260. Quella parentesi, tra familiari e cure più regolari, era sembrata un tentativo di recupero. Poi il trasferimento in una Rsa, dove le sue condizioni si erano nuovamente aggravate, fino a cancellare i progressi fatti. Negli ultimi mesi De Leo era tornato sotto la custodia dello Stato. Era stato condotto prima in un ospedale a Cuneo, ma il primario si era opposto al ricovero: non c’erano urgenze mediche, solo l’impossibilità di trovargli una cella idonea. Nessun carcere piemontese dispone infatti di spazi adatti a ospitare persone con un grado così elevato di obesità. Dopo un breve passaggio nel penitenziario di Marassi, a Genova, De Leo era stato trasferito alle Vallette, dove — secondo quanto si apprende — si stava preparando una sistemazione più adeguata alla sua condizione. Non ha fatto in tempo a occuparla: è morto pochi giorni dopo l’arrivo. Il dettaglio più amaro è che il letto bariatrico, necessario per assisterlo, è arrivato nel carcere solo il giorno dopo la sua morte.

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