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Sanità

Oltre mille infermieri pronti all'assunzione, "La Regione ha invertito la tendenza"

In Piemonte sono circa 32mila gli infermieri iscritti e abilitati, di cui 21mila impiegati nel pubblico

Oltre mille infermieri pronti all'assunzione, "La Regione ha invertito la tendenza"

Foto di repertorio

La Regione Piemonte continua a investire nel rafforzamento del personale sanitario. Dopo anni di stallo, il numero dei dipendenti del sistema sanitario regionale è salito da 55 mila a 59 mila dall’inizio del governo Cirio. A confermarlo è l’assessore alla Sanità, Federico Riboldi, che ha salutato con soddisfazione la pubblicazione da parte di Azienda Zero della graduatoria del nuovo concorso per infermieri: 1.121 professionisti pronti a essere assunti nei prossimi mesi, in base alle esigenze delle aziende sanitarie locali. «Negli anni passati si lasciavano i professionisti in attesa, oggi invece il Piemonte assume», ha dichiarato Riboldi. «Tutti gli idonei verranno progressivamente inseriti nel sistema sanitario, perché solo rafforzando le nostre équipe possiamo garantire servizi di qualità e sicurezza ai cittadini».

Secondo l’assessore, la carenza di personale resta un problema nazionale, ma il Piemonte, andando controtendenza, «sta dimostrando che con una gestione centralizzata e pianificata si possono ottenere risultati concreti». Grazie al lavoro con Azienda Zero e con l’Osservatorio regionale, è stato definito un piano assunzioni che punta a rispondere ai reali fabbisogni del territorio, a partire dagli infermieri. Molta soddisfazione anche da parte di Adriano Leli, direttore generale di Azienda Zero: «Azienda Zero nasce proprio per rendere più efficienti e trasparenti i processi del sistema sanitario. Il concorso per infermieri ne è la prova: tempi certi, procedure chiare e una graduatoria ampia da cui le ASR potranno attingere con continuità».

Un buon segnale, ma con un richiamo alla realtà, anche per Ivan Bufalo, presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Torino, intervenuto a margine del decennale della Rete Oncologica Piemonte e Valle d’Aosta. «La Regione ha invertito la tendenza. Dopo vent’anni di decrescita, il numero di infermieri nella sanità pubblica sta finalmente aumentando. È il frutto di accordi tra Ordini professionali e assessorato, e di concorsi piazzati subito dopo la laurea, che permettono di evitare che il privato o l’estero “rubino” posti che possono andare al pubblico». In Piemonte, ricorda Bufalo, sono circa 32 mila gli infermieri iscritti e abilitati, di cui 21 mila impiegati nel pubblico. Gli altri lavorano nel privato o si sono trasferiti all’estero, spesso in Svizzera, dove gli stipendi superano i 7 mila euro mensili, contro i meno di 2 mila euro previsti dal contratto nazionale del nostro Paese.

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