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Il caso Garlasco e il mistero dello scontrino di Sempio: “Il supertestimone non esiste”

Secondo “Quarta Repubblica”, nessuno si sarebbe presentato dai carabinieri per smentire l’alibi dell’unico indagato

Il caso Garlasco e il mistero dello scontrino di Sempio: “Il supertestimone non esiste”

Foto di repertorio

Torna al centro delle cronache il caso di Garlasco e, in particolare, il giallo dello scontrino di Andrea Sempio, l’amico di Alberto Stasi oggi unico indagato per la morte di Chiara Poggi, avvenuta il 13 agosto 2007. Negli ultimi giorni si è parlato dell’esistenza di un presunto “supertestimone” pronto a smentire l’alibi fornito da Sempio, ma secondo quanto riportato da Quarta Repubblica, questa figura non esisterebbe affatto.

Durante l’ultima puntata del programma, la giornalista Lodovica Bulian ha chiarito che nessuno si sarebbe mai presentato in caserma dichiarando di sapere che lo scontrino del parcheggio di Vigevano, presentato da Sempio nell’ottobre 2008, non appartenesse a lui o alla madre. “Le voci circolate sui giornali – ha precisato la trasmissione – sono state smentite dagli inquirenti. Non risulta alcun testimone di quel tipo”.

Resta comunque l’interesse della Procura per quel documento, considerato da tempo un “elemento sospetto”. Gli investigatori si interrogano infatti sul motivo per cui Sempio abbia deciso di fornire un alibi in un periodo in cui non era coinvolto direttamente nelle indagini. Dubbi rafforzati dalle intercettazioni del 2017, in cui Andrea e il padre discutevano di alcune discrepanze tra le dichiarazioni rese agli inquirenti proprio riguardo a quello scontrino.

Secondo i verbali, Sempio avrebbe raccontato di essere uscito da casa intorno alle 10 per recarsi in una libreria di Vigevano, dove avrebbe parcheggiato alle 10.18, per poi tornare a Garlasco verso le 11. Tuttavia, il suo cellulare non fornirebbe dati utili a confermare con certezza gli spostamenti di quella mattina.

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