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Il caso

Caso Don Alì, le suore chiedono un milione di euro per il video del maestro minacciato

«Ho tante denunce e sono ancora libero» si vanta lui sui social «in Italia si può fare qualsiasi cosa, le forze dell’ordine non fanno niente»

Caso Don Alì, le suore chiedono un milione di euro per il video del maestro minacciato

Anche le suore contro Don Alì, dopo i fatti che vedono il “capo dei Maranza” accusato di aver ripreso in un video un insegnante e minacciandolo. L’uomo era con la figlia, una bambina di 3 anni, e Alì non si è fatto remore di filmare anche la piccola. L’insegnante lavora proprio in una scuola cattolica: e nelle ultime ore, le suore hanno preso posizione, dapprima con un comunicato per le famiglie, dove esprimono il massimo rispetto e la solidarietà al maestro coinvolto.
E adesso, anche loro chiedono un risarcimento: un milione di euro per i danni di immagine che Alì avrebbe procurato. Intanto, il Don di Barriera di Milano aveva annunciato la sua presenza in una nota trasmissione televisiva, postando lui stesso dei video dove si mostra intervistato dal giornalista. E afferma: «Ho tante denunce e sono ancora libero» si vanta Alì. Sempre a citare le sue parole, «In Italia si può fare qualsiasi cosa, le forze dell’ordine non fanno niente».
Da anni questo ragazzo, nato in Marocco e cittadino italiano, pubblica video sui suoi canali Tik Tok e Instagram dove commette illeciti. Si prende gioco di polizia e carabinieri, ruba nei negozi intimando ai proprietari di non reagire. E ancora, a scovare nei video vecchi, si trovano altri video dove lui ha ripreso dei minori.

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