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Il caso

Don Alì, 150mila euro per quel filmato I legali delle vittime salgono sul ring

Un maestro e sua figlia minacciati in un video social del Re dei Maranza in Barriera di Milano

Don Alì, 150mila euro per quel filmato I legali delle vittime salgono sul ring

Centocinquantamila euro di risarcimento, più 1.500 euro per ogni giorno in cui il video resta online. È questa la richiesta messa nero su bianco dagli avvocati Davide Salvo e Davide Noviello, legali del maestro finito in un filmato pubblicato dal cosiddetto “Re dei Maranza” di Torino.

Una diffida stragiudiziale che invita il content creator a rimuovere immediatamente il video e a compiere tutte le azioni necessarie per impedirne la diffusione. Nel filmato, Said Ali – all’anagrafe – accusa il maestro di essere una persona che “tocca i bambini”. Un’accusa infondata e diffamatoria: l’uomo, incensurato, non ha mai avuto a suo carico denunce, esposti o procedimenti. Né una multa per divieto di sosta. In sua difesa si sono già espressi la scuola in cui lavora e diverse persone che lo conoscono da anni. La richiesta economica è articolata in più voci: 50mila euro, da versare entro dieci giorni, per i danni subiti dal maestro; altri 100mila per la figlia di tre anni, ripresa e inquadrata nel video senza che il suo volto fosse oscurato. A queste somme si aggiunge la penale di 1.500 euro per ogni giorno di ritardo nella rimozione dei contenuti, a partire dalla notifica della diffida, recapitata all’indirizzo dove Ali vive con la famiglia. Dopo la pubblicazione del video, la Procura di Torino ha aperto un fascicolo. Said Ali, classe 2001, noto sui social come “Don Ali”, si è autoproclamato “Re dei Maranza”. Da tempo è nel mirino della magistratura: in passato aveva ricevuto una misura cautelare con obbligo di firma, che avrebbe dovuto impedirgli di lasciare il paese. Eppure, sui suoi canali social, si era mostrato in Thailandia proprio in quel periodo. Solo lo scorso weekend ha postato un nuovo video sul Lungo Po: la mano fasciata, le nocche insanguinate, circondato dagli amici. Ferite vere? Finte? Ancora intrattenimento e immondizia da buttare online?


Fatto sta che si rivolge con tono provocatorio a un finanziere, poi si allontana. Il giorno precedente, la notte di Halloween, si era ripreso mentre girava tra piazza Vittorio e i Murazzi, brandendo un coltello vero, non un giocattolo da costume. Ali continua a pubblicare, a vantarsi, a sfidare. Questa sera dovrebbe comparire in un servizio de Le Iene. Poche ore fa, nelle sue storie, ha deriso anche l’inviato del programma andato a cercarlo. L’ultima trovata: un “torneo” di boxe con mille euro in palio per il vincitore e la possibilità di sfidarlo sul ring. Un’iniziativa mai autorizzata da alcuna federazione.
«Don Alì non è mai stato tesserato presso la Federazione Pugilistica Italiana – chiarisce Gian Luca Timossi, presidente Fpi per Piemonte e Valle d’Aosta –. Ha frequentato alcune palestre affiliate, con una normale assicurazione, ma l’ultima volta è stato nel maggio 2024». Ora il “Re dei Maranza” dovrà rispondere della sua ultima impresa. E, se la diffida verrà accolta, anche pagare il prezzo di ogni giorno in cui quel video resta online.

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