Dermatologo accusato di pedopornografia: è ai domiciliari

Si è svolta ieri l’udienza preliminare a carico di un dermatologo del Torinese accusato di scambio di materiale pedopornografico. L’uomo, difeso dall’avvocato Maria Giovanna Spataro, sarà giudicato con la formula del rito abbreviato. Fino a ieri si trovava in carcere, ma la difesa ha ottenuto per lui gli arresti domiciliari: sarà ospite in una struttura. Il caso aveva già suscitato grande attenzione mediatica. Le indagini hanno evidenziato l’esistenza di una piattaforma online più ampia, un vero e proprio canale dove le immagini di minorenni venivano scambiate come fossero figurine da collezione, in maniera sistematica e coordinata. Secondo quanto emerso, il dermatologo intratteneva rapporti con altri soggetti coinvolti nella rete di scambio, tra cui don Jordan Coraglia, sacerdote di 51 anni della provincia di Brescia, arrestato a maggio per detenzione e scambio di oltre 1.500 file pedopornografici. Il dermatologo era stato invece arrestato a luglio, due mesi dopo.Molte questioni rimangono ancora aperte, tra cui la natura e l’entità dei rapporti tra i vari soggetti coinvolti. L’avvocato Spataro ha dichiarato: «Per adesso preferisco non parlare, nel rispetto del mio assistito. Le indagini stanno ancora accertando come stanno realmente le cose, sia per quanto riguarda i fatti che lo riguardano direttamente sia per quelli collegati alla rete citata». Ha aggiunto inoltre che «le cose sono molto più complesse di come sono state finora descritte». La difesa ha depositato una lunga memoria scritta. Il processo, che si annuncia delicato per la complessità delle indagini e la natura del materiale coinvolto, è previsto per gennaio.

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A processo ci sono anche Calabrese, ex titolare della ditta proprietaria del mezzo; Stefano Sprocatti, referente Locagru; Federico Fiammengo, titolare dell’impresa appaltatrice; Roberta Iandolino, coordinatrice della sicurezza