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Il fatto

IMU e Tari: sconti record per gli italiani all’estero dal 2026

Casa singola in un piccolo Comune? Imu azzerata o ridotta fino al 67% e Tari dimezzata: ecco chi può approfittarne

IMU e Tari: sconti record per gli italiani all’estero dal 2026

Dal 2026 alcuni italiani residenti all’estero potranno beneficiare di significative agevolazioni sulle tasse sulla casa. La Camera dei Deputati ha approvato all’unanimità una legge che prevede la riduzione, e in alcuni casi l’azzeramento, dell’Imu e la diminuzione della Tari fino al 50%.

Chi potrà accedere agli sconti
Le agevolazioni riguardano coloro che soddisfano precisi requisiti:

  • Essere iscritti all’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero (AIRE);

  • Possedere una sola abitazione in Italia, destinata esclusivamente ad uso personale, senza affitti o comodati d’uso;

  • La casa deve trovarsi nell’ultimo Comune di residenza prima del trasferimento all’estero;

  • Il Comune di riferimento non deve superare i 5.000 abitanti;

  • Aver risieduto in Italia per almeno cinque anni prima di partire.

Si stima che le persone interessate siano circa 100.000. L’obiettivo della normativa è alleggerire il carico fiscale per chi possiede una casa in Italia ma vi soggiorna raramente.

Come funzionano le riduzioni

  • La Tari verrà ridotta di circa metà, senza particolari limitazioni legate al valore dell’immobile.

  • Per l’Imu, invece, l’entità dello sconto sarà graduata in base alla rendita catastale:

    • Rendita fino a 200 euro: esenzione totale;

    • Rendita tra 201 e 300 euro: riduzione al 40% dell’importo dovuto;

    • Rendita tra 301 e 500 euro: riduzione al 67%.

Anche chi ha immobili di valore più elevato potrà comunque usufruire di un abbattimento pari a circa un terzo della somma normalmente dovuta.

Iter legislativo e tempistiche
La proposta di legge, a prima firma del deputato Pd Toni Ricciardi, ha ottenuto il consenso unanime di tutte le forze politiche. Dopo l’approvazione alla Camera, il testo passerà al Senato prima di diventare effettivamente legge. Non sono previsti ostacoli significativi, ma i tempi ufficiali dipenderanno dal completamento dell’iter parlamentare.

In sostanza, queste nuove norme mirano a premiare gli italiani all’estero che possiedono una sola casa in piccoli Comuni, riducendo l’impatto fiscale senza richiedere che l’immobile generi reddito.

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