l'editoriale
Cerca
Il caso
21 Ottobre 2025 - 17:30
Accusati di non voler «cedere» le loro case, impedendo di dare ossigeno alla situazione abitativa della città. Etichettati come i «cattivi», in una guerra immaginaria, dove i buoni, invece, sono gli inquilini o aspiranti tali. Le associazioni della categoria immobiliare Confappi, Confabitare, Federcasa, Confedilizia, Asppi, Uppi, Appc, non ci stanno a questa «divisione ideologica». Riunite questa mattina nella Sala Musy di Palazzo civico lo hanno ribadito alla presenza dei consiglieri del gruppo dei Moderati, Simone Fissolo e Ivana Garione, e dei Demos, Elena Apollonio, che hanno dichiarato di farsi bandiera e in un certo senso «sentinelle» dell'attuazione della delibera in Giunta.
L'atto della discordia è la delibera nata da un'iniziativa popolare nota come «Vuoti a rendere» che, in origine, chiedeva diffide, aumento di Imu e Tari e persino requisizioni temporanee per i grandi proprietari immobiliari (dalle 5 unità in su) che tengono gli alloggi sfitti da almeno due anni. Richieste che non erano state accolte molto di buon grado in Comune, specie dall'opposizione, e che avevano portato a discussioni in Aula rimandate per mesi, inabissate da centinaia di emendamenti dell'opposizione e revisioni fatte di emendamenti e subemendamenti. Alla fine, lo scorso 29 settembre, la delibera l'ha «spuntata» (grazie al consenso «last minute» del M5S) ma dei suoi punti cardine neanche più l'ombra. Da «diffida» si passa a «invito a rispettare i termini». Da «censimento» a «stima».
Ieri l'incontro con l'assessore alle Politiche sociali Jacopo Rosatelli, in cui alle associazioni è stata presentata la delibera. «Come lo commentiamo? In sintesi, le nostre istanze non sono soddisfatte. Non c'è stato un ascolto reale. Chiediamo di essere convocate insieme ai sindacati per sviluppare un piano dell'abitare concreto. Bisogna partire dai numeri dell'emergenza abitativa. Non ci tiriamo indietro, ma una volta che si hanno i numeri si veda cosa può offrire la proprietà pubblica in prima istanza. Quella privata in seconda», afferma la presidente di Confedilizia Torino Annarosa Penna, che si fa portavoce del sentire comune delle associazioni.
Il percorso, quindi, sembra tutt’altro che in discesa.
Le immobiliari tacciano l'atto di «ambiguità». Ad esempio, si parla di «strumenti innovativi per contrastare l’ingiustificato inutilizzo di immobili», senza il discriminante di «grandi proprietari». È questo solo uno dei punti della lettera inviata alla Giunta di Torino l'8 ottobre, dove gli si chiede di fare chiarezza.
Il fine della città non è chiaro. Un grosso punto interrogativo sulla cabina di regia che dovrebbe nascere. Prima i dati, poi la richiesta di aiuto alle proprietà, senza pregiudizi nei loro confronti. Si pensi a rivedere l'Imu sui contratti per agevolare gli affitti, invece di punire chi non affitta, afferma Fissolo.
Per la consigliera Apollonio, il percorso intrapreso dalla Città è decisamente «ideologico». «Monitoreremo l'attuazione della delibera in Giunta il prossimo martedì. Chiederemo approfondimenti ed evidenzieremo, se necessario, il processo di dialogo. L'accordo territoriale va rivisto alla luce delle nostre richieste».
«La Città non può prendere questa via di contrapposizione sociale. Bisogna tenere insieme entrambi gli interessi: inquilini e proprietari», avverte infine la consigliera Garione.
I più letti
CronacaQui.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@cronacaqui.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Amministratore unico e responsabile trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo..