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La politica
17 Settembre 2025 - 05:14
Caro affitti e case vuote: il piano per riutilizzare gli alloggi sfitti a Torino
Il tema della legalità nelle periferie è, insieme a quello della gestione del patrimonio immobiliare urbano, il vivo del dibattito politico tra Comune e Regione negli ultimi mesi. Da un lato l’emendamento alla legge regionale sulla casa che consente gli espropri sugli alloggi legati allo spaccio di droga (approvato a giugno scorso), dall’altro le tensioni in Sala Rossa sulla delibera di iniziativa popolare “Vuoti a Rendere”, (ancora al palo) per recuperare gli immobili sfitti e facilitare il “diritto alla casa” per tutti. Almeno, queste sono le intenzioni.
Sullo sfondo, la questione più ampia del degrado urbano e della sicurezza nei quartieri popolari. «Lo spaccio di droga e la violenza sono così radicati perché proliferano le speculazioni immobiliari dei ras delle soffitte, che riempiono intere palazzine di spacciatori e delinquenti. Non si può pretendere che le forze dell'ordine svuotino il mare con un bicchiere. Trasformeremo quei covi in case popolari per famiglie bisognose», aveva denunciato Marrone.
Ma se in Regione, anche grazie al supporto dei Moderati, la legge è passata, in Comune gli stessi Moderati incrociano le braccia su “Vuoti a rendere”. «Così la Città diventa un’agenzia immobiliare», afferma il capogruppo in Consiglio comunale Simone Fissolo. Il Pd ha recentemente presentato una serie di modifiche al testo, nel tentativo di mediare tra le esigenze dei promotori e quelle dell’amministrazione e soprattutto calmare le acque (contraria la Lega, ma non solo, che ha presentato oltre 200 emendamenti di ostruzionismo da quando la delibera è in discussione). «Apprezziamo lo sforzo di mediazione, ma ci chiediamo quale sia la logica dietro a un documento che propone al Comune il ruolo inedito di agenzia immobiliare. Se il Comune propone soluzioni ai proprietari privati, e questi le rifiutano senza conseguenze, rischiamo di sprecare tempo e risorse. È come dire agli automobilisti di non parcheggiare in divieto: se accettano bene, altrimenti pazienza. Non può funzionare così», continua Fissolo. Sulla stessa linea l’esponente dei Moderati in Regione Silvio Magliano: «Noi siamo dalla parte di ogni strumento utile alla legalità, in Comune come in Regione», commenta.
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