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Il fatto

I 5 Stelle sul “nuovo Barattolo”: «Il Comune torni a trattare»

La convenzione con la Regione che dovrebbe "salvare" il Suk troppo stringente

Suk

Il suk

Ieri una nuova manifestazione in via Carcano 14A. Dopo “l’inseguimento”, lunedì scorso, dell’assessore regionale alle Politiche sociali Maurizio Marrone dopo il sit-in davanti alla sede del Consiglio regionale.

Al centro ambulanti, clienti ed istituzioni, uniti per difendere il Suk com’è oggi.

Una manifestazione nata dopo la nuova convenzione per il mercato del Libero Scambio tra Città e Regione, che ha “salvato” il Suk dal rischio chiusura e garantito alla Città i 300mila euro del bando Duc, ma a condizioni, definite dalla Regione «non negoziabili», e molto più rigide del passato.

Censimento dei venditori e inventario della merce esposta, ammissione ai soli ambulanti seguiti dai Servizi Sociali e stop alla gestione “esterna” del mercato (attualmente affidata, e prorogata da parte della Città all’associazione Vivibalon).

Erano queste i principali termini, che inizialmente la Città aveva detto «assolutamente irrealizzabili», queste le parole esatte dell’assessora all’Economia circolare Chiara Foglietta, ma a cui poi aveva “ceduto”.

Oggi, così, i 5Stelle in Comune chiedono con una proposta di mozione di «rivedere l’impostazione normativa e la convenzione sul Barattolo che ne modifica la natura» - sottolinea la proponente Valentina Sganga - «Da strumento di welfare urbano e di economia circolare in un’attività assimilata a forme di vendita hobbistica».

Ma più di tutti, forse, di risposte hanno bisogno ambulanti e lavoratori del Suk, che di quel che succederà da gennaio non hanno ancora idea.

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