Dramma di Rivoli, ancora un rinvio. Un morto e tre feriti senza giustizia

È stato rinviato di nuovo il processo sul drammatico incidente di Rivoli dell’ottobre 2022. Ancora uno slittamento, l’ennesimo dopo quello dello scorso aprile, in un procedimento che sembra non riuscire mai a trovare una strada definitiva. Una strategia della difesa? Una conseguenza tecnica? Domande che restano aperte, mentre sul tavolo cominciano ad arrivare le prime procedure di risarcimento per le famiglie degli operai coinvolti. Un segnale che qualcuno legge come una possibile mossa in vista di un eventuale patteggiamento, anche se - al momento - non risulta alcuna decisione ufficiale da parte dei legali.
Il 5 ottobre 2022, in viale Carrù a Rivoli, il ponteggio di un palazzo di sei piani crollò di colpo durante i lavori di ristrutturazione.
Una scena violenta, piombata a pochi metri dal cortile della scuola dell’infanzia Garcia Lorca: bambine e bambini stavano giocando quando hanno visto l’impalcatura sgretolarsi e udito le urla degli operai che precipitavano nel vuoto.
I piccoli non furono coinvolti, ma la scuola venne evacuata. Tre operai rimasero gravemente feriti: Salim Abderrazak, tunisino di 27 anni, che morirà il 4 novembre 2022; Mohamed Hassa, egiziano di 37 anni, richiedente asilo; e Massimo Curcelli, 49 anni, italiano.
«La priorità, ora, è garantire un risarcimento veloce e puntuale alle famiglie delle vittime», sottolinea Massimiliano Quirico, direttore di Sicurezza e Lavoro.
Perché il ponteggio è crollato? Gli inquirenti lavorano su un'ipotesi prevalente: il cedimento di uno degli ancoraggi principali, quello che teneva l’impalcatura fissata al palazzo. In quello stabile erano in corso interventi sul tetto per l’adeguamento antisismico e, da pochi giorni, l’avvio della posa del cappotto termico.

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