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Il caso
30 Dicembre 2025 - 17:20
Negli ultimi giorni sono stati segnalati diversi casi di truffe digitali che sfruttano il nome del sistema di pagamento PagoPa, avvisando cittadini di presunti debiti o multe da saldare con urgenza.
Secondo la polizia postale, si tratta di campagne di phishing che utilizzano loghi e riferimenti ufficiali del sistema di pagamento per ingannare gli utenti e indurli a pagare somme inesistenti.
I truffatori inviano messaggi tramite email, SMS o app di messaggistica, facendo riferimento a contravvenzioni, presunti mancati pagamenti o sanzioni amministrative. Nei messaggi si richiede spesso un pagamento immediato e vengono forniti link, QR code o richieste di dati personali e bancari.
La polizia postale sottolinea che questi messaggi non provengono da enti ufficiali e hanno come unico scopo quello di sottrarre denaro e informazioni sensibili. Nonostante l’apparenza autentica, testi, loghi e riferimenti sono contraffatti.
Per evitare di cadere vittima di queste truffe, gli esperti consigliano di:
Non cliccare su link o QR code presenti nei messaggi sospetti.
Non fornire mai dati personali o bancari.
Verificare eventuali pendenze direttamente sui siti ufficiali degli enti.
Diffidare di comunicazioni che creano urgenza o minacciano sanzioni immediate.
Segnalare eventuali tentativi di truffa alla polizia postale.
Inoltre, per proteggere smartphone e dispositivi, è consigliabile mantenere aggiornate le applicazioni e il sistema operativo e attivare filtri antiphishing.
Rimanere vigili è fondamentale: le truffe digitali si evolvono rapidamente, e la prudenza rimane la miglior difesa.
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