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Ecco la nuova Galleria Archeologica nata dai tesori appartenuti ai Savoia

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Taglio del nastro ai Musei Reali che da oggi offrono al pubblico una nuova opportunità di visita: una passeggiata tra le antiche civiltà del Mediterraneo, narrate attraverso i reperti collezionati da Casa Savoia: vasellame, statue, busti, elementi funerari, provenienti dalle coste cipriote e da quelle della Siria e del Libano, dalle pianure della Mesopotamia ai villaggi dell’Italia etrusca e della Magna Grecia.

Si è inaugurata ieri, alla presenza del direttore generale dei Musei del Mibact Massimo Osanna, la Galleria Archeologica, un inedito allestimento permanente che riunisce al piano terreno della Manica Nuova di Palazzo Reale un migliaio di opere. Si tratta del più antico nucleo delle raccolte d’arte e archeologia dei Musei, un patrimonio formatosi nel corso di quattro secoli, a partire dal Cinquecento con Carlo Emanuele I di Savoia, proseguito con Vittorio Amedeo I e che toccò l’apice nell’Ottocento.

Suddivise in cinque sezioni e ospitate in dieci sale, confluenti lungo una Galleria delle Sculture, alcune di queste non sono mai state esposte prima. È il caso, ad esempio, del calco ottocentesco del calendario romano dei Fasti Praenestini. E non mancano le chicche, come il ritratto scultoreo di Cesare, ritenuto dagli esperti uno dei più somiglianti al condottiero, o il rilievo assiro del re Sargon II, o ancora il grande sarcofago etrusco della Matausna, l ’eccezionale iscrizione in bronzo in punico, greco e latino, il mosaico del cantore Orfeo che ammansisce le belve, ritrovato a Cagliari, il misterioso busto di Iside cabalistica.

Con la Galleria Junior, poi, attraverso indovinelli e giochi, le antichità saranno in grado di sollecitare anche l’attenzione dei bambini, mentre la Galleria Live proporrà videointerviste a personaggi del mondo della cultura, dell’arte, dello sport. «Con questo allestimento - sottolinea la direttrice dei Musei Reali Enrica Pagella - si restituisce la radice identitaria dei Musei costituita dalle collezioni sabaude».

“Meditato, fruibile a tutti, e che fa riacquistare la dimensione di museo della capitale”: così definisce il percorso il direttore Osanna, il quale annuncia lo stanziamento con il Pnrr di 300 milioni per l’abbattimento delle barriere architettoniche, cognitive e sensoriali dei musei d’Italia. «La Galleria Archeologica - è ancora la Pagella - rappresenta solo un primo step, l’inizio di un ripensamento di un percorso che vuole essere sempre più omogeneo e capace di raccontare tutte le diverse anime dei Musei Reali». Il prossimo step vedrà il recupero delle Serre Reali, dove prima erano contenuti i reperti archeologici, che diventeranno «un luogo dei servizi dei Musei, gli spazi della vita dentro il Museo».
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