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Leonardo e l’Ordine del Drago: doppia scoperta a Moncalieri

Francesco Lorusso Léon davanti all’affresco che riporta il simbolo dell’Ordine del Drago

Al Castello della Rotta sono passati l’Ordine del Drago e forse Leonardo da Vinci: «Probabilmente ha progettato lui i cunicoli che ci sono sotto l’edificio» annuncia Francesco Lorusso Léon, studioso di storia, ricercatore esperto in archeologia ed esoterismo e custode del maniero di Moncalieri.

Il Castello della Rotta è famoso per essere uno dei più “infestati” d’Italia perchè sede di presunti fenomeni paranormali. Ma ora, dopo quasi 30 anni di studi e ricerche, Lorusso Léon ha fatto una scoperta che va in tutt’altra direzione: «Parliamo di un monumento nazionale, simbolo della storia medievale e mansione templare di inestimabile importanza. In questo caso sono partito dalla storia del proprietario del castello, il Gran Priore Giorgio di Valperga: era un conte che lavorava per la corte imperiale di Sigismondo di Lussemburgo. Probabilmente ha combattuto a fianco dei famosi Conti Vampiri della Valacchia, poi ospiti anche al castello della Rotta. Quindi combattè contro i turchi».

L’imperatore Sigismondo è stato anche il fondatore dell’Ordine del Drago, istituito proprio per contrastare il potere ottomano: «Nell’affresco del salone templare al primo piano del Castello, è raffigurato lo stemma di Giorgio Valperga: è un caprone con una croce sopra. Io ho notato che è la stessa che si trova nel simbolo dell’Ordine: così ho dedotto che il Gran Priore ne facesse parte». Non è l’unica scoperta di Lorusso Léon: «Dopo la morte di Giorgio nel 1429, la stirpe Valperga decorò e ampliò il castello facendolo diventare una dimora signorile. Nel 1486 arrivò Ludovico il Moro che eresse la sfarzosa e variopinta residenza fortificata. Per questo penso che, probabilmente, i cunicoli sotterranei sotto la magione siano stati progettati dal famoso e unico Leonardo da Vinci». Il quale lavorava proprio per Ludovico il Moro: «Questi sotterranei esistono - conclude il ricercatore - Ho scansionato l’intera area con dei professionisti del settore: su tutta la planimetria del castello il Georadar ha rilevato delle volte interessanti a 4-5 metri di profondità».

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