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Arte e cultura

Alberto Maso Gilli, uno sguardo pittorico nella Chieri del XIX secolo

Quattro opere del pittore chierese arricchiscono il patrimonio artistico della città grazie a una donazione collettiva

Alberto Maso Gilli, uno sguardo pittorico nella Chieri del XIX secolo

La città di Chieri custodisce un patrimonio artistico che racconta la sua storia e la sua evoluzione attraverso i secoli. Un tassello di questo racconto è rappresentato dalle opere di Alberto Maso Gilli, pittore chierese vissuto tra il 1840 e il 1894. Nel 2017, grazie all'iniziativa di alcune associazioni locali e di un gruppo di cittadini, quattro quadri di Gilli sono stati acquistati e donati al Comune, arricchendo così il patrimonio culturale della città.

L'acquisizione delle opere di Alberto Maso Gilli è stata resa possibile grazie alla collaborazione tra diverse realtà chieresi: la Compagnia della Chiocciola, Carreum Potentia, l'Associazione Giuseppe Avezzana e il Rotary Club, insieme a privati cittadini come Claudio Martano, Manuela Olia, Maurizio Sicchiero, Margherita Ronco, Beppe Ronco e Bruno Masera. Questi mecenati moderni hanno acquistato i quadri da una galleria d'arte di Roma, con l'intento di restituire alla comunità un pezzo importante della sua storia artistica.

Tra le opere donate, spicca "Il Duomo di Chieri", un olio su lastra di metallo di dimensioni 23 x 30 cm. Il dipinto ritrae l'edificio religioso con una fedeltà quasi fotografica, catturando l'aspetto decadente che lo caratterizzava prima del restauro generale avvenuto tra il 1874 e il 1880. Il colore dominante è il rossiccio del cotto, materiale edilizio tipico della zona, che conferisce al quadro un'atmosfera calda e avvolgente.

Un altro quadro significativo è "Porta Torino a Chieri", anch'esso un olio su lastra di metallo di 30 x 23 cm. L'opera offre una vista attraverso il fornice della porta, dove si scorge la cupola della chiesa di San Bernardino e, sulla destra, la parte culminante del campanile del Duomo. Anche in questo caso, il rossiccio del cotto domina la scena, creando un legame cromatico con il paesaggio urbano circostante.

Gli ultimi due quadri, "Scorcio di Chieri con la chiesa di San Giorgio" e "Scorcio di Chieri con le chiese di S. Bernardino e S. Giorgio", offrono una visione più ampia e complessa della città. Il primo, un olio su tela di 79 x 100 cm, mette in risalto lo stile gotico della chiesa di San Giorgio, con le Alpi che si stagliano sullo sfondo.

Il secondo, un olio su lastra di metallo di 23 x 30 cm, è il più spettacolare e complesso dei quattro. Il punto di osservazione è la parte iniziale di vicolo Robbio, da cui si ammira il barocco della chiesa di San Bernardino, con la sua slanciata cupola e la scenografica scalinata, mentre sullo sfondo domina la chiesa di San Giorgio.

Queste opere, insieme ad altri dipinti di Gilli già in possesso del Comune e ad alcune stampe donate da privati, sono state esposte nella Start Gallery, situata nel complesso di San Filippo Neri. L'obiettivo è che diventino il primo nucleo di una futura pinacoteca civica. Antonio Mignozzetti, promotore dell'iniziativa, ha espresso la speranza che questa collezione possa crescere e diventare un punto di riferimento culturale per la città.

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