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Scatta la corsa al pieno per gli aumenti shock: il diesel supera la verde

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Non si arresta il folle aumento di prezzo della verde e del diesel che ieri per la prima volta nella storia ha superato la benzina registrano un ulteriore balzo: 20 centesimi in più al litro in un giorno (+14 cent la benzina) per un +51% in due mesi. Un vero e proprio salasso per gli automobilisti che in mattinata hanno preso d’assalto i distributori di carburante prima che scattasse l’ennesimo rincaro a mezzogiorno. (Molti avevano aumentato i prezzi già dal mattino). «Faccio 20 chilometri al giorno per lavoro, questi aumenti continui sono una pazzia» dice Francesco, intento a riempire il serbatoio della sua auto al distributore di corso Lepanto. «Faccio il pieno prima che la benzina salga di nuovo» segue a ruota Antonella. Armando, tassista, nel suo Espace diesel ci passa la maggior parte della vita: «Non ci sto più dentro coi costi, sono costretto ad andare piano perché non ho soldi per pagare il gasolio che vale oro, e se aumentiamo le tariffe la gente non prenderà più il taxi». Silvia, ferma alla pompa Esso in corso Galileo Ferraris sta pensando di cambiare le sue abitudini: «Saremo costretti a utilizzare di meno la macchina con questi costi - dice la donna che ieri accompagnava i genitori anziani -, ma è un problema per i miei figli che lavorano e devono utilizzare l’auto tutti i giorni». Lorenzo, 31 anni, ieri ha riempito metà serbatoio: «La benzina è troppo cara, non posso permettermi il pieno, lo farò fare a mia mamma».

Le lamentele non mancano neppure tra i benzinai. «Il nostro margine è sempre lo stesso ma aumentano i costi legati alle commissioni bancarie. Pagando il carburante più caro rischiamo di avere problemi di liquidità e di non riuscire ad acquistare il prodotto» spiega Filippo Pastore, titolare del distributore Eni di corso Galileo Ferraris e associato Faib. L’associazione di categoria di Confesercenti ha annunciato una manifestazione di protesta spegnendo le luci di tutti i distributori. «Da lunedì gli impianti in tutta Italia saranno al buio - spiega Enzo Nittis, presidente di Faib-Confesercenti - per protestare contro il caro carburante e il caro bollette aumentate del 135%. In un anno sarebbero 10mila euro in più per ciascun impianto. Chiediamo al governo di sterilizzare gli aumenti dell’accise sui carburanti».

Nel frattempo i prezzi di diesel e benzina continuano a salire ogni giorno che passa. Ieri mattina Eni ha aumentato di 14 centesimi al litro i prezzi della benzina e di 24 quelli del gasolio. Per Ip +15 cent sulla benzina e +17 sul diesel. Per Q8 +9 e +16 al litro e per Tamoil +7 e +13. Analizzando i dati forniti dell’osservatorio del Ministero per lo sviluppo economico emerge che, su 15mila distributori, ogni litro di benzina erogata in modalità self service vale in media 2,042 euro al litro, mentre il diesel 1,960. I prezzi medi salgono per il servito: 2,146 euro al litro per la benzina, 2,067 per il diesel. Ma sono ben più alti in certe zone di Torino, come in piazza Bernini. Secondo l’indagine condotta Faib-Confesercenti: «Il 6 gennaio la benzina verde costava 1,724 euro al litro, oggi servita vale 2,419 euro con un aumento di 69,5 centesimi (+40,3%). Il gasolio il 6 gennaio 2022 costava 1,619 euro al litro, oggi 2,449 euro con un aumento di 83 centesimi (+51,2%)» spiega il presidente di Faib-Confesercenti». Ma negli ultimi giorni il gasolio corre molto di più. «Dal primo marzo a oggi - sottolinea Nittis - la benzina ha subito un aumento di 39,5 centesimi, il gasolio di 53 centesimi».

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