Molti i tifosi del Torino che avevano apposto un bel “circoletto” rosso sul calendario all’altezza del prossimo 25 luglio. Sì, perché per quella data, infatti era prevista a New York l’udienza per sancire l’ammontare di un eventuale risarcimento danni (600 milioni?) nella controversia tra Blackstone e Rcs Mediagroup per quel che riguarda la compravendita della sede storica del Corriere della Sera di via Solferino a Milano. Ebbene, dopo aver perso tre su tre ricorsi (l’ultimo solo qualche settimana fa), Urbano Cairo ha alzato bandiera bianca.
La strada adottata da Rcs e dal suo presidente e amministratore delegato è stata quella di trovare un accordo e di mediare. I rischi, infatti, che si sarebbero corsi negli Stati Uniti sarebbero stati troppo alti per il massimo azionista e proprietario del Torino Fc. Meglio giocare d’anticipo e trovare un accordo tra le parti. Accordo di cui negli ambienti della finanza milanese si sussurrava già da qualche giorno. Accordo, invece, prontamente smentito dallo stesso Cairo a margine della presentazione dei palinsesti La7 2022/2023 nei giorni scorsi: «Non abbiamo comunicato nulla quindi se non abbiamo comunicato nulla, vuol dire che non c’è nulla», aveva tagliato corto l’editore alessandrino/milanese di fatto ribadendo la posizione intransigente verso Blackstone.
La svolta, però, è arrivata ieri attorno all’ora di pranzo. «Rcs Mediagroup, Blackstone e Kryalos Sgr ufficializzano la fine della controversia sugli immobili milanesi del gruppo editoriale venduti nel 2013 a Kryalos e chiudono una disputa arrivata fino alla Camera Arbitrale di Milano e al Tribunale di New York». Ad annunciarlo una nota. «L’accordo raggiunto - continua il comunicato - comporta una reciproca rinuncia a tutte le azioni e Rcs ha convenuto di corrispondere un contributo di 10 milioni di euro alle spese sostenute da Blackstone».
Inoltre, il gruppo editoriale acquisterà, al prezzo di 59,9 milioni, l’immobile di via Solferino, sede storica del Corriere della Sera, parte del complesso immobiliare Solferino-San Marco-Balzan oggetto della controversia. «Accettiamo le decisioni del Tribunale Arbitrale e della Corte d’Appello, che hanno accertato la correttezza dell’operato di Kryalos e Blackstone e l’assenza di illeciti o malafede in relazione all’operazione del 2013. Conseguentemente, Rcs dà atto che Blackstone o Kryalos non hanno posto in essere alcuna scorrettezza e si rammarica per il disagio causato dalla controversia» è il commento del presidente e amministratore delegato di Rcs, Urbano Cairo.
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Una notizia che non è stata accolta bene da una parte dei tifosi granata, quello zoccolo duro che da ormai da tempo contestano l’operato dell’editore. La partita Cairo-Blackstone è terminata. Il Toro resta saldamente nelle mani dell’editore, nonostante le speranze di alcuni tifosi.
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