In arrivo una pioggia di ganasce fiscali. Che li si chiami “fermi auto” o, più correttamente, “fermi amministrativi” la sostanza non cambia: la macchina non può essere utilizzata. Dal primo gennaio del 2022 a oggi, la Soris ha già spedito circa 80mila preavvisi di fermo. Altre 20mila pratiche sono state chiuse lo scorso anno, da quando le società di riscossione hanno ripreso la loro normale attività.
La sospensione
Il 31 agosto del 2021 è stata revocata la sospensione della riscossione, sancita dal governo nella primavera del 2020, in relazione con all’aggravarsi dell’emergenza Covid. «Ci siamo attenuti per due anni a quanto disposto» spiegano dagli uffici della Soris, società di riscossione per Torino e Piemonte. Dal primo settembre del 2021 poi, è ripresa la riscossione coattiva ordinaria. «Abbiamo messo in campo una attività preliminare di sollecito dei pagamenti» fanno sapere dall’azienda. Dopodiché è scattata la regolare iscrizione al registro dei fermi per 20mila pratiche, riconducibili a morosità attestate prima dell’i niz io della pandemia.
Incubo ganasce
Nei primi sei mesi del 2022 sono partiti quasi 80mila “nuovi avvisi”. Circa 10mila al mese. «Le posizioni debitorie pendenti possono essere precedenti al 2022» precisano gli uffici della società di riscossione, descrivendo situazioni di morosità che, già presenti prima dell’emergenza Covid, sono andate aggravandosi con il passare del tempo. «In un anno normale si contano circa 100mila preavvisi di fermo auto - spiegano ancora dalla Soris -. La ripartenza dopo due anni di stop si vede, ma non è una cifra così lontana dall’ordinario».
Quando scattano?
La misura scatta in caso di mancata regolarizzazione di un debito da parte del contribuente e viene annotata nel Pubblico registro automobilistico. Entrano in funzione le ganasce, ad esempio, per una multa non pagata. O per un bollo auto che risulti irregolare. «Soris iscrive i fermi amministrativi nel registro secondo le norme esattoriali e nelle soglie previste dai regolamenti degli enti impositori - specificano dalla società di riscossione -. Il preavviso di fermo è obbligatorio, ma Soris manda anche agli interessati una lettera di avvenuta registrazione del fermo tramite posta semplice. Nell’interesse del recupero del fermo». Il fermo risulta illegittimo se il contribuente non ha mai ricevuto la cartella esattoriale o in caso di mancato preavviso. Ancora: se tra il preavviso e l’iscrizione al registro passano meno di 30 giorni è possibile pensare a un ricorso.
Come toglierle?
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Da quando si riceve la lettera di preavviso del fermo, si hanno a disposizione 30 giorni circa per mettersi in regola con il pagamento o per chiedere una rateizzazione del debito. Il fermo viene sospeso dopo il pagamento della prima rata. La cancellazione definitiva però avviene solo dopo l’ultima. Ricordiamo infine che chi circola con un’auto sottoposta a fermo amministrativo rischia una multa da 1.988 a 7.953 euro.
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