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GigaFactory, Italvolt valuta Carmagnola: sopralluoghi nell’area della ex Teksid

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Ora Italvolt punta a Carmagnola. O almeno la valuta, dopo l’uscita di scena del sito dell’ex Olivetti di Scarmagno per la costruzione della nuova Gigafactory di batterie, da 3,5 miliardi di euro. Pare infatti che nella giornata di giovedì il colosso delle batterie per auto elettriche abbia fatto un sopralluogo presso l’ex Teksid Ghisa di Carmagnola. A confermare l’interesse della Italvolt nei confronti del sito piemontese pare sia stata la stessa sindaca Ivana Gaveglio che - a un giornale on line della zona - ha raccontato di come il Comune abbia suggerito l’ex area industriale e di come, in seguito, ci sia stato un primo passo che dimos trerebbe l’i ntere sse dell’azienda in vista della costruzione della nuova fabbrica di batterie. Dopo il flop Olivetti, tutti gli occhi erano puntati a Termini Imerese. In questi giorni l’amministratore delegato, lo svedese Lars Carlstrom, presenterà la sua proposta per lo stabilimento ex Blutec al sindaco, ai consiglieri comunali, ai deputati regionali e politici del comprensorio e ai sindacati, ma basta una fuga di notizie per far riaccendere la speranza nel territorio piemontese. Pare anzi che quello di Carmagnola non sia l’unico sito preso in considerazione dall’imprenditore sul nostro territorio. «Noi abbiamo seminato ma non sempre si raccoglie, e non va considerato un fallimento» aveva risposto il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio a chi gli chiedeva del mancato arrivo della fabbrica a Scarmagno. E ora - forse - si riaccende la speranza.
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