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L’Italia punta sull’intelligenza artificiale per guidare la Space Economy e il Piemonte è in prima linea

A Torino il secondo appuntamento degli Stati Generali dedicati all'aerospazio: focus su IA e innovazione industriale

L’Italia punta sull’intelligenza artificiale per guidare la Space Economy e il Piemonte è in prima linea

L’intelligenza artificiale inizia a far parte sempre di più della Space Economy italiana e lo fa dal Piemonte, che si conferma uno dei poli d’eccellenza europei per innovazione, ricerca e industria aerospaziale. È il messaggio emerso dal secondo appuntamento degli Stati Generali della Space Economy 2025, dedicato al tema “Intelligenza artificiale per la Space Economy”, ospitato oggi nella sede della Regione Piemonte e promosso dall’Intergruppo Parlamentare per la Space Economy (Ipse). Nel suo videomessaggio, il sottosegretario di Stato all’Innovazione Tecnologica, Alessio Butti, ha sottolineato la centralità del settore: «Oggi chi guida lo spazio guida una parte decisiva del futuro economico, tecnologico e della sicurezza nazionale, e l’Italia c’è, grazie a una filiera d’eccellenza che vede protagoniste realtà territoriali come il Piemonte, capace di innovare e competere a livello globale. Lo spazio è una sfida strategica: dobbiamo proteggere i nostri asset e garantire accesso alle orbite più rilevanti per non diventare dipendenti da altri».

Butti ha annunciato l’obiettivo di una costellazione satellitare nazionale, «terzo pilastro accanto a fibra e rete mobile, al servizio di scuole, ospedali, trasporti e Protezione Civile, assicurando sovranità su sicurezza e dati. Si parla spesso di cervelli in fuga: il nostro obiettivo è l’opposto, mettere i nostri talenti in orbita, protagonisti di un’Italia che vuole scrivere la prossima pagina dello spazio». 

Un grande elogio è stato riservato al Distretto Aerospaziale Piemontese, riconosciuto come modello europeo per ricerca e produzione nel comparto spaziale. «Il Piemonte si conferma protagonista della Space Economy - hanno dichiarato il presidente Alberto Cirio e gli assessori Matteo Marnati (Innovazione) e Andrea Tronzano (Attività produttive) - grazie a un ecosistema che unisce ricerca, impresa e istituzioni, con Torino e il suo Distretto Aerospaziale al centro di un modello di innovazione che genera occupazione qualificata e attrazione di investimenti». I tre rappresentanti della giunta regionale hanno ricordato che il settore «conta oltre 35mila addetti, 8 miliardi di fatturato e commesse che assicurano prospettive di sviluppo per molti anni».
La Città dell’Aerospazio di corso Marche, sostenuta con 15 milioni di euro di fondi regionali, è definita «il simbolo di questa visione: un Piemonte che investe nel futuro, nell’intelligenza artificiale e nella crescita sostenibile».

Per l’onorevole Andrea Mascaretti, presidente dell’Ipse, «Torino e il Piemonte si confermano fattori di grande importanza per la Space Economy italiana, grazie a un ecosistema che unisce ricerca, innovazione e industria al più alto livello. L’intelligenza artificiale sta raggiungendo livelli di eccellenza nelle sue applicazioni al settore aerospaziale, contribuendo in modo determinante a introdurre innovazioni e ottenere risultati che fino a pochi anni fa sembravano irraggiungibili. L’obiettivo che ci poniamo è mettere a sistema tutte le competenze e le tecnologie legate all’IA con una visione strategica chiara. L’Italia è già all’avanguardia in questo campo e vuole continuare a esserlo».

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