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Economia
03 Febbraio 2025 - 23:36
Donald Trump (Fonte Instagram)
Dalle minacce ai fatti, Donald Trump non scherza. Dopo aver imposto pesanti tariffe su Canada, Messico e Cina, ora gli occhi sono puntati su di noi. Secondo il quotidiano britannico The Telegraph, l'Europa potrebbe essere il prossimo bersaglio delle misure protezionistiche di Trump, con dazi del 10% sui prodotti provenienti dal Vecchio Continente. In risposta, l'Europa si prepara a difendersi, ma resta da vedere in che misura l'Italia sarà colpita da queste nuove politiche. Se Trump dovesse estendere i dazi, le stime parlano di un impatto economico molto pesante per il nostro Paese.
Secondo le previsioni di Prometeia, i dazi del 10% potrebbero costare all'Italia tra i 4 e i 7 miliardi di dollari ogni anno. Se consideriamo anche i 2 miliardi già applicati nel 2023, il totale potrebbe salire fino a 9 o 10 miliardi. La situazione è delicata e il governo italiano dovrà affrontare non solo il rischio di danni economici diretti, ma anche le possibili ripercussioni sull'inflazione e sui tassi d'interesse a livello europeo. I settori maggiormente esposti ai dazi sono la moda, il cibo, l'automobile e l'agroalimentare. Il Made in Italy, simbolo di qualità e tradizione, potrebbe subire un duro colpo.
In particolare, la meccanica, la farmaceutica, la moda e il settore agroalimentare sono i più vulnerabili, visto che gli Stati Uniti rappresentano uno dei principali mercati per i prodotti italiani. L'export italiano negli USA vale circa 67 miliardi di euro, a fronte di 25 miliardi di importazioni americane. Se dovessero essere introdotte nuove tariffe del 10%, si prevede un calo delle esportazioni italiane del 4,3%, con un impatto ancora più grave nel caso di dazi superiori.
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