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Gravidanza solidale
23 Settembre 2024 - 19:30
Buoni e cattivi argomenti sulla gravidanza per altri
Si terrà a Torino il seminario tematico precongressuale promosso da Associazione Luca Coscioni Aps e la Cellula di Torino Affittasi utero – Buoni e cattivi argomenti sulla Gravidanza Per Altri.
L’associazione Luca Coscioni, mercoledì 25 settembre alle ore 18 organizzerà un incontro per discutere di tematiche delicate come quella della gravidanza solidale, per capire quali siano effettivamente gli argomenti a favore e quali, invece, siano degli aspetti critici della faccenda. A intervenire, Alessia Cicatelli, Chiara Lalli, Francesca Re e Paola Angela Stringa.
L’evento, che si terrà nello Spazio incontri del Polo del ‘900, in via del Carmine 14, sarà anche un’occasione per presentare “Affittasi utero”, un podcast di Chiara Lalli, disponibile su tutte le piattaforme dallo scorso 27 agosto. Le 12 puntate, realizzate in collaborazione con l’associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica, saranno un modo per approfondire e avvicinarsi alla tematica della maternità surrogata.
«Mentre l’Irlanda approva la prima legge sulla maternità surrogata o gravidanza per altri, in Italia sta per diventare un reato universale – scrive l’associazione Luca Coscioni in una nota –. Un reato inapplicabile e incostituzionale, per cui si rischia “la reclusione da tre mesi a due anni e con la multa da 600.000 a un milione di euro” e che, per la Ministra per la famiglia, natalità e pari opportunità Eugenia Roccella, è “un’avanguardia sul fronte dei diritti”».
Chiara Lalli, bioeticista e giornalista, cerca di spiegare, con un pizzico di ironia e senza moralismi, che cos’è la maternità surrogata. E nella sua serie audio “Affittasi utero” esplora una serie di obiezioni e in cui cerca di addentare ogni dubbio, domanda e falso mito legato alla questione. «Possiamo condannare moralmente tutto quello che vogliamo ma ci servono dei buoni argomenti – commenta Lalli –. Non possiamo dire che qualcosa è immorale perché noi non la faremmo o perché offende la natura o la tradizione (cioè la nostra idea di natura e tradizione) oppure perché qualcuno ha detto che è una cosa cattiva. Questo vale ovviamente anche quando vogliamo giustificare una legge coercitiva: per vietare a tutti di ricorrere alla maternità surrogata, insomma, non basta una opinione contraria ma servirebbero buoni argomenti».
Parlando di "maternità surrogata" e di "utero in affitto", spesso si pensa alle coppie omogenitoriali. Ma la misura, in realtà, potrebbe aiutare migliaia di donne e di famiglie: l’associazione Luca Coscioni spiega che la gravidanza solidale (termine più corretto rispetto a “utero in affitto”) può essere una valida alternativa per migliaia di giovani donne che «Non possono intraprendere o portare a termine una gravidanza per cause legate alla salute: donne cardiopatiche, affette da patologie autoimmuni, renali, neurologiche, da diabete non compensato o da malattie ossee che impediscono al bacino di adattare le proprie forme all’accoglimento di un figlio. Oltre 6000 donne sono nate senza utero a causa della sindrome di Rokitansky e solo di recente si è presa consapevolezza dell’alto numero di donne a cui l’organo è stato asportato per via di un tumore o di endometriosi»
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