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L'appello della proprietaria

«Hanno rapito i miei gatti»: 10mila euro per chi li ritrova

I due mici sono spariti dal rifugio che accoglie animali malati e abbandonati

«Hanno rapito i miei gatti»: 10mila euro per chi li ritrova

Tigro e Leon sono spariti nel nulla, uno a luglio e l’altro a novembre 2021: «Li hanno rapiti per farmi un dispetto» è sicura Sara Amitrano, che gestisce l’Oasi del Paradiso a Chieri. Un rifugio aperto due anni nelle campagne di strada della Serra: «Probabilmente abbiamo dato fastidio a qualcuno» si sfoga ancora la volontaria, che ora ha messo una ricompensa di 5mila euro a gatto. Quindi 10mila euro complessivi per chi l’aiuterà a ritrovare Leon e Tigro, fratellini bianchi e rossi che ad aprile compiranno 3 anni: «Eravamo partiti da 5mila totali, facendo girare l’appello ovunque – ripercorre Amitrano – Qualche segnalazione era arrivata, ora abbiamo alzato la cifra nella speranza di riuscire nel nostro obiettivo. Sono passati tanti mesi ma non ci rassegniamo: speriamo tanto di ritrovare Tigro e Leon». Perché pensate che siano stati rapiti? «Perché il nostro rifugio dà fastidio, visto che ha una concezione degli animali ben diversa da quella di tante altre persone. Abbiamo sempre soccorso e lasciato liberi i nostri gatti. Ma loro rimanevano in zona, senza allontanarsi. Ci era già successo con un’altra gatta, Camilla: abbiamo delle telecamere e hanno inquadrato mentre veniva caricata a bordo di un’auto. L’hanno tenuta per venti giorni e poi, dopo i nostri annunci, ce l’hanno riportata». Poi è successo di nuovo con Tigro e Léon, tra il 12 luglio e il 14 novembre 2021: «Sarà un caso ma sono spariti in un punto dove non abbiamo le telecamere. All’inizio abbiamo pensato che si fossero persi, poi abbiamo capito che ci hanno voluto fare un dispetto. Pensiamo che siano finite a famiglie della zona che adesso non ce li vogliono più restituire».

Amitrano ha sporto denuncia contro ignoti e si è rivolta a un avvocato, nella speranza di trovare delle prove che possano restringere il campo e consentire di rintracciare i presunti rapitori.

Nel frattempo l’Oasi del Paradiso continua nella sua attività a favore degli animali: «Abbiamo 6 cani, 29 gatti, 5 pecore e 5 capre, un montone e un caprone castrati, conigli e cavie, due asinelle e 11 maiali nel rifugio, di cui che pesa 400 chili – elenca ancora la titolare della struttura – Tanti di loro sono stati salvati dai macelli e dai rifugi di mezza Italia. Ce ne occupiamo solo io e mio marito, anche se lui lavora a tempo pieno e alla fine mi ritrovo a gestire tutto da sola. Ci servirebbero dei volontari ma è difficile fidarsi dopo tutto quello che ci è successo: chiediamo aiuto a persone di massima serietà».

Il rifugio avrebbe anche bisogno di fondi: «Tiriamo avanti con lo stipendio di mio marito, visto che il Comune non ha mai neanche risposto alle mie richieste di un contributo. E abbiamo anche pochissime donazioni. Nonostante questo, siamo pronti a versare i 10mila euro di ricompensa per fa tornare a casa i nostri amati gatti».

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