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Sanità

"50 mila prestazioni in più entro giugno", al via il piano per l'abbattimento delle liste d'attesa

Il presidente Cirio e l'assessore alla Sanità Riboldi ringraziano la disponibilità dei professionisti per lo sforzo comune

"50 mila prestazioni in più entro giugno", al via il piano per l'abbattimento delle liste d'attesa

Ospedali, centri clinici e Asl aperte la sera e nei giorni festivi. È questo l’ultimo tentativo, in ordine di tempo, per cercare di ridurre le liste d’attesa. Ieri al Mauriziano il Presidente della Regione Alberto Cirio e l’Assessore alla Sanità Federico Riboldi, con la presenza della direttrice generale Franca Dall’Occo, hanno illustrato il progetto che è partito già nella giornata di ieri. La strategia prevede l’estensione degli orari di visita ed esame, includendo anche le serate e i weekend, per rispondere alle esigenze di chi lavora in orario diurno e consentire il pieno utilizzo di strutture ospedaliere e ambulatori.

Da sinistra: l'assessore alla Sanità regionale Federico Riboldi, il presidente della Regione Alberto Cirio e la direttrice generale dell'azienda ospedaliera Ordine Mauriziano Franca Dall'Occo

Durante la conferenza, Cirio e Riboldi hanno sottolineato come la disponibilità dei professionisti - medici, infermieri, Oss e personale tecnico - rappresenti il pilastro fondamentale per il successo dell’iniziativa e permette ai cittadini di avere visite e cure di cui hanno bisogno. «L’eccessiva burocrazia e la pesante eredità che il periodo del covid ha lasciato sulle tempistiche delle liste d’attesa non garantiscono più il diritto a curarsi», ha dichiarato Riboldi. Saranno investiti 37 milioni di euro nell’abbattimento delle liste d’attesa, 12 milioni in più rispetto al 2024, con un’adesione dei pazienti all’iniziativa, si calcola, del 97,5%. Da gennaio a oggi sono già state effettuate 8mila prestazioni aggiuntive sul territorio regionale che saliranno a 50 mila entro la fine di giugno.

I dati hanno inoltre mostrato che, nel 2024, in Piemonte sono state erogate 2.268.104 prestazioni, registrando un incremento del 6% rispetto al 2023 e raggiungendo il 91% del totale delle prestazioni effettuate nel 2019. In parallelo, il numero dei ricoveri ha visto una lieve crescita, passando da 200.110 nel 2023 a 201.522 nel 2024, superando anche i livelli pre-pandemia. Riboldi ha detto che «la battaglia non si vince puntando solo sulle prestazioni aggiuntive», confermando i lavori in parallelo con altre iniziative, tra cui una control room situata al quinto piano del Grattacielo della Regione Piemonte dove verranno analizzati gli andamenti e i risultati dei vari provvedimenti, di settimana in settimana e l’attivazione di un monitoraggio in tempo reale e un coordinamento più efficace con l’Osservatorio nazionale.

L'assessore alla Sanità regionale Federico Riboldi

Riboldi ha sottolineato anche l’importanza della medicina territoriale: «Credo che una medicina territoriale giustamente finanziata e valorizzata fornisca un plus alle strutture ospedaliere che non si ritroveranno i pronto soccorso affollati e le liste d’attesa capienti». L’assessore ha annunciato lo stanziamento di 1,6 miliardi di euro del piano di edilizia sanitaria alla medicina regionale, garantendo nuove strutture operative entro la fine del 2026. Il presidente Cirio ha voluto ricordare la gestione della Regione dell’emergenza covid in occasione del quinto anniversario delle prime direttive: «Il coronavirus ci ha portato un debito di sanità che noi abbiamo nei confronti dei cittadini piemontesi», ha affermato, sottolineando come le prestazioni siano solo il primo dei problemi di cui ci si deve occupare per avere un sistema sanitario pubblico efficiente per i pazienti.

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