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PIANETA bianconero
01 Marzo 2025 - 05:55
Giorgio Chiellini mentre abbraccia Massimiliano Allegri (foto LaPresse)
Giorgio Chiellini, ovvero l'unico dirigente in casa Juventus che in questo momento incarna il Dna bianconero in seno alla dirigenza di via Druento. In molti, tifosi e non solo, stanno invocando il suo intervento. Gli stanno chiedendo di "scendere in campo". Ma l'ex capitano della Signora e della Nazionale sta facendo un altro percorso in casa Juve. Ebbene, l'head of associations relations football della Juventus ed ex calciatore della Nazionale, ospite all'inaugurazione della XII edizione del corso da "Team Manager" alla Luiss, è intervenuto per parlare degli introiti generati dalla nuova Champions League e dalla situazione finanziaria del calcio europeo".
Con la nuova Champions stanno aumentando i ricavi - ha spiegato Chiellini -, ma servono le regole. Ora ci sono più soldi, non è una cosa bella ma credo sia inevitabile. La speranza è che vengano usati molto di più per strutture e altre cose virtuose. Il vecchio fair play non ha funzionato, si sta cercando una soluzione ma è un problema che si risolve solo a livello europeo. La speranza è che si trovi un sistema legislativo che possa fare da guida".
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"La Federazione - ha continuato Chiellini - sta provando, nonostante le difficoltà delle squadre di Lega Pro, a migliorare e sono fiducioso che nei prossimi anni si riescano a mettere su forme che aiutino il calcio italiano ad essere sostenibile". Infine un ricordo sulla sua esperienza alla Juventus: "Io sono entrato nello spogliatoio bianconero che avevo paura a parlare - ha svelato -. Poi ho cominciato a prendere confidenza, ma l'impatto con quei campioni che avevo visto solo in tv non è stato semplice. Allegri? Di lui ho apprezzato la leggerezza che aveva, nel farsi scivolare addosso i problemi che capitavano. A livello umano è riuscito a capire dove era, è cresciuto come persona, ha studiato per migliorarsi ed essere adatto al ruolo di allenatore della Juventus facendo propri i valori del club".
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