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PIANETA bianconero
28 Febbraio 2025 - 05:55
Da sinistra Thiago Motta, Scanavino e Giuntoli
Meglio tardi che mai. Qualcuno al termine della sfida persa ai rigori mercoledì sera in Coppa Italia contro l’Empoli si aspettava che a parlare sarebbe stato un dirigente bianconero invece che Thiago Motta. E invece... Prima le parole dell’ex allenatore del Bologna - «chiediamo scusa, provo vergogna», aveva dichiarato l’italo-brasiliano a più riprese al termine della partita -, poi, ieri, sono arrivate quelle di Cristiano Giuntoli, l’uomo che ha fortemente voluto Motta sulla panchina bianconera.
«Siamo in linea con quanto detto dal mister - ha detto l’ex direttore sportivo del Napoli -. Contro l’Empoli è stata una prestazione inaccettabile. Stamattina (ieri, ndr) ci siamo trovati a mente fredda col mister, Ferrero e Scanavino e abbiamo parlato alla squadra. Siamo tutti convinti, e la squadra per prima, di dover fare di più e che abbiamo il dovere di centrare la Champions League nelle prossime dodici partite».
Un confronto dai toni decisi, duri nello spogliatoio bianconero. Il progetto triennale con a capo l'ex allenatore del Bologna continua? Sì, almeno a parole, ma in casa Juve è tassativo centrare l’obiettivo - l’ultimo rimasto - del 4° posto. Non arrivare in Champions, infatti, significherebbe un ennesimo bagno di sangue per le casse che proprio quest’anno stanno riprendendo fiato. In caso di mancato raggiungimento, la dirigenza valuterebbe di girare pagina, considerando un profilo più esperto come quello di Gasperini, torinese e juventino nel Dna. O magari di Antonio Conte?
Intanto: «Siamo convinti che il progetto è importante - ha continuato Giuntoli - sta dando valore facendo giocare tanti giovani. Motta non è in discussione». Ritornando al match inguardabile contro l’Empoli «È stata una partita inspiegabile - ha dichiarato -, venivano da 4 vittorie consecutive in campionato. Siamo dispiaciuti e arrabbiati. Il progetto è corretto, poteva incontrare difficoltà ma siamo consapevoli che siamo sulla strada giusta e che possa dare soddisfazioni in futuro».
Infine ancora una battuta sulle parole di mercoledì sera di Thiago Motta, che ha tirato in ballo “qualcuno che ha preteso senza dare”: «Ha voluto riportare la squadra a un senso di responsabilità - ha concluso il dirigente -, non ce l’aveva con uno in particolare ma con tutti quanti».
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