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L'evento

Torino, Usha Vance è in città. Oggi la cerimonia all'Inalpi Arena ma prima Egizio e Museo del Cinema

La Second Lady in Italia per l'inaugurazione degli Special Olympic Games. Centro blindato

Torino, Usha Vance è in città. Oggi la cerimonia all'Inalpi Arena ma prima Egizio e Museo del Cinema

Una Torino blindata. A cominciare dalla sorveglianza discreta ma presente all'NH hotel di piazza Carlina. All’inaugurazione all’Inalpi Arena degli Special Olympics World Winter Games, sarà presente la Second Lady Usha Vance, moglie del vicepresidente americano JD Vance, che sarà in testa alla delegazione presidenziale inviata per l’evento. La sua presenza alla cerimonia era stata annunciata attraverso una nota arrivata direttamente dal presidente americano Donald Trump. Per la signora Vance non solo sarà la prima volta in Italia, ma l’appuntamento in scena a Torino segna il suo vero e proprio debutto sulla scena come Second Lady.

Usha Vance è atterrata in Italia nella giornata di ieri, all’aeroporto della Malpensa. Da quanto sappiamo, è ospite dell’NH Hotel di piazza Carlina. La Second Lady oggi alle 18 dovrà essere presente all’Inalpi Arena per la cerimonia di apertura dei giochi. Usha Vance attraverserà una città completamente blindata, con il corteo che dovrebbe seguire un preciso tragitto, per portare la moglie del vicepresidente in corso Sebastopoli per l’evento.

La moglie di JD Vance, accompagnata da un nutrito gruppo di agenti americani e con la scorta delle forze dell’ordine italiane, a degli Abbruzzi, sarà condotta direttamente all’Inalpi Arena. Ma nella mattinata e nel pomeriggio, ancora non è possibile comprensibilmente conoscere l’orario preciso, la signora Vance avrebbe espresso il desiderio di visitare anche il Museo del Cinema e quello Egizio. Non è escluso, secondo alcune fonti, che possa pranzare al Cambio. Il centro della città dunque sarà blindatissimo - anche per le incognite legate ai cortei -, con il massimo dispiegamento di forze dell’ordine.

Riservata ma mai distante, elegante ma accessibile. Usha Chilukuri Vance è la prima millennial a ricoprire il ruolo di Second Lady degli Stati Uniti e un enigma che affascina e divide. Moglie di JD Vance, vicepresidente USA, il suo passato progressista stride con l’America conservatrice di cui oggi è volto discreto.

Nata il 6 gennaio del 1986, figlia di accademici di origine indiana, si laurea in giurisprudenza a Yale. Avvocato in uno studio liberale, è stata fondamentale nell’ascesa politica del marito. Si incontrano a Yale nel 2013: lui, figlio della classe operaia, lei, cresciuta nell’élite intellettuale. «Mi sono innamorato subito», scrive JD in Elegia Americana, libro nato anche dai loro confronti sul declino sociale americano. Nel 2014 si sposano con rito doppio, scegliendo entrambi il cognome Vance. Ma come si passa da democratica a icona silenziosa del trumpismo? Ha lavorato per Brett Kavanaugh e John Roberts, pilastri della Corte Suprema conservatrice. Gli ex compagni di Yale la descrivono come “intelligente, ambiziosa e pragmatica”. Forse sta proprio qui il segreto di Usha Vance: non si lascia imprigionare da etichette, è il volto più enigmatico della Casa Bianca.

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