Jovanotti in tour, cinque date sotto la Mole: "E' un bello show, ne vado fiero..."

Al lavoro, con il sorriso e la voglia di costruire uno spettacolo indimenticabile per i fan che accorrono come sempre numerosissimi. Jovanotti ha iniziato il nuovo tour, con tante date già esaurite e un PalaJova che si amplia: Torino lo attende con cinque date (erano quattro, ma le richieste erano troppo numerose) all’Inalpi Arena il 9, 10, 12, 13 e 15 aprile (qualche biglietto rimane ancora ma sono pochi e solo per le date del 9 e del 13). «Ogni sera devo risparmiare le energie perché lo spettacolo è molto impegnativo, quando lo progettavo pensavo lo fosse meno ma mi sbagliavo», spiega Lorenzo. «L’emozione della prima serata è passata, penso sia un bello spettacolo, ne sono molto fiero. Prima del debutto ero un po’ impaurito, avevo avuto buone sensazioni dal mio corpo nelle prove ma non potevo essere tranquillo: è andata bene, davanti a 10.000 persone stavo proprio bene».

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Lo show, prodotto come sempre da Trident Music di Maurizio Salvadori, segna infatti il ritorno alla musica dal vivo del cantautore dopo l’incidente gravissimo in bicicletta di un paio di anni fa. «L’incidente ha cambiato poco o nulla di questo progetto, lo avevamo già pensato e abbiamo solo dovuto spostare tutto di un anno preciso, dalla primavera del 2024 a questa. Queste prime date sembra funzionino, i feedback che riceviamo sono molto positivi. Una band così compatta l’ho sentita poche volte nella vita, non solo nei miei live. E sono orgoglioso perché è tutto suonato dal vivo: la mia ispirazione in questo è stata Bruce Springsteen, ma anche Prince. Suoniamo per divertirci, è davvero una super band».

Come spesso capita quando si parla dei live di Jovanotti, molta attenzione è stata data all’aspetto tecnico: «Usiamo anche l’intelligenza artificiale per generare alcune immagini molto originali, è un’idea molto divertente e molto nuova». Il progetto e la direzione artistica dello show sono di Lorenzo con Sergio Pappalettera, che da trentacinque anni collaborano per il progetto grafico degli album e l’art direction degli show. Per il PalaJova Lorenzo ha voluto un allestimento con un solo maxi-schermo e dieci fiori rotanti da 1300 kg l’uno. «Capire come fare i fiori non è stato facile, ci ho messo un po’ a trovare l’idea giusta ma ora sono davvero felicissimo», confida Lorenzo. «Questo è il mio più bel concerto? Forse sì, non lo saprei dire, di certo ogni volta faccio quello che mi rappresenta al massimo nel momento in cui sono. Questo show mi diverte, sto molto bene sul palco, sono molto felice e di giorno in giorno va sempre meglio. Poi il mio team di fisioterapisti mi segue e mi aiuta, andiamo avanti con fiducia: devo ringraziare anche le scarpe speciali che indosso, una specie di “ballerine” da uomo numero 45 fatte apposta per me».

Ma cosa canterà Jovanotti? La setlist di ogni serata parte con “Montecristo” e “L’ombelico del mondo”, per poi crescere e arrivare a un medley funk (con “Questa è la mia casa”, “Mani in alto”, “La tribù che balla”, “Oh, vita!”, “Muoviti muoviti”, “Tanto tanto”, “Falla girare”, “Megamix”), poi alcuni brani prima di un medley lento (composto da “Come musica”, “Io ti cercherò”, “Punto”, “Serenata rap”) e poi dritti fino al finale con “A te” («Ai tempi volevo fare il videoclip con Topo Gigio, ma essendo una canzone d’amore hanno declinato l’invito», confida), “Sabato” e un tris di chiusura con i classiconi “Penso positivo”, “Il corpo umano” e “Ragazzo fortunato”. In tutto, quasi due ore e mezza di musica e di energia. I biglietti sono disponibili in prevendita sui circuiti Ticketone e Ticketmaster.