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In Valsusa

Botte da orbi fuori dalla birreria perché non ha liberato il tavolo

La denuncia di un cliente ai carabinieri: «Mi hanno rotto il naso e il labbro»

Botte da orbi fuori dalla birreria perché non ha liberato il tavolo

«Mi hanno urlato che dovevo lasciare il tavolo perché c’era un’altra prenotazione. Prima mi sono rifiutato, poi mi sono alzato e mi hanno preso a calci e pugni subito fuori dal locale».

È la denuncia del cliente di una birreria della Valsusa, che si è rivolto ai carabinieri dopo essere finito in ospedale con labbro rotto e naso fratturato. Ora sono in corso le indagini dei militari della Compagnia di Susa, intervenuti già dopo l’aggressione all’ingresso del locale per capire se davvero sia andata come riferito dall’autore della denuncia (anche attraverso la ricerca di testimonianze di altri clienti).

«Una bella serata»

I fatti risalgono allo scorso 8 marzo, quando quel 52enne torinese aveva prenotato una cena con la moglie, la figlia di 2 anni e un amico di famiglia: «Ci siamo seduti alle 20 e stavamo trascorrendo una serata piacevole - riferisce l’uomo, che ha anche già chiesto aiuto all’avvocato Ruggero Marta - Ma, dopo 45 minuti, sono venuti a dirci che dovevamo andarcene alle 21. Ho provato a spiegare che eravamo arrivati da poco e che stavamo ancora finendo di cenare, in particolare la bambina. Ma, in tutta risposta, lui ha alzato la voce e mi ha detto “Forse non hai capito, ti devi alzare e te ne devi andare”».

A quanto riferito dal cliente, si è poi avvicinato il titolare per rincarare la dose: «A quel punto mi sono stancato e ho detto a tutti di andarcene. E mi sono ritrovato con quel signore che mi spintonava più volte sul petto, con mia figlia terrorizzata. Volevo solo andarmene via il prima possibile».

Calci e pugni in testa

Questa idea del torinese non si è concretizzata, visto quello che è successo poco dopo: «Il titolare mi ha fatto cenno di seguirlo fuori dal locale: sono andato perché pensavo mi volesse parlare. Invece, subito dopo la porta, mi sono arrivati pugni in faccia e dietro la testa. Sono poi caduto a terra e mi hanno preso ancora a botte, tirandomi anche calci su tutto il corpo. Io ho solo cercato di parare i colpi». Finché sono arrivati la moglie e l’amico a difenderlo prima dell’arrivo dei carabinieri e del trasporto in ospedale, dove i medici hanno riscontrato le frattura al viso. Il giorno successivo, dopo le dimissioni, il 52enne si è presentato in caserma per sporgere una denuncia, in cui ha indicato anche i suoi presunti aggressori grazie a una foto pubblicata sulla pagina Facebook del locale. E adesso sono scattate le indagini sui gestori della birreria, nota in Valsusa per la qualità della birra ma anche perché in passato è già stata chiusa più volte dal questore per episodi violenti nei pressi del locale.

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