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Da Torino a Collegno: sul set del film "L'età dell'oro"

Ultimi giorni di lavorazione in Piemonte per il "film sperimentale" dove il presente dialoga con gli archivi del passato

Da Torino a Collegno: sul set del film "L'età dell'oro"

Sul set de "L'età dell'oro"

Le due settimane di riprese torinesi si chiuderanno domani, venerdì 21 marzo, tra il Villaggio Leumann di Collegno e una trasferta a Savigliano: da lunedì inizieranno le tre settimane in Francia e poi il lungo lavoro di effetti speciali necessario per completare “L’età dell’oro”, il film sperimentale di Bérenger Thouin, co-prodotto dalla società torinese GraffitiDoc di Enrica Capra e interpretato da Yle Vianello (già ammirata ne “La bella estate” di Laura Luchetti, girato a Torino un paio di anni fa) e dalla franco-svizzera Souheila Yacoub, vista in “Climax” e “Dune - Parte 2”, da oggi nei cinema torinesi nel film “Le donne al balcone”. «Sarà un film sperimentale, in cui gli archivi entreranno nella nostra storia, quella avventurosa di Jeanne e della sua amica Celeste, due donne agli opposti che si attraggono, due figlie del secolo che attraversano la prima parte del ’900 sballottate dagli eventi e dalle passioni», spiega il regista, alla sua opera prima. «È un film che parla di donne: negli archivi che ho usato, il 90% delle persone immortalate sono uomini, ho voluto rimettere le donne al loro posto nella storia», rivela Thouin.

Dal Castello Ducale di Aglié alla Certosa di Collegno, e poi tanta Torino (palazzo e teatro Carignano, Museo del Risorgimento, Docks Dora, Istituto San Giuseppe e Circolo Canottieri Armida), cui si aggiungono la chiesa di Borgo Cornalese, il Castello Provana di Collegno e il Castello di Virle: tantissimi luoghi di riprese in pochissimi giorni di lavoro. «Il film è ambientato in Francia, anche se molto viene girato in Piemonte: qui c’è molta più autenticità, l’impatto visivo è impressionante anche per le attrici, è quello di cui avevamo bisogno», conclude il regista.

La produttrice Enrica Capra non nasconde il suo orgoglio per il progetto: «Un film sperimentale ma in senso accessibile, per il pubblico. Si presenta come un esperimento mai tentato prima, in cui animeremo gli archivi e le nostre attrici dialogheranno con le immagini del passato». Celeste è Yle Vianello, lanciata giovanissima da Alice Rohrwacher in “Corpo celeste”: «Una bella sfida per me, devo anche recitare in francese», ci spiega in una pausa delle riprese al Villaggio Leumann. «Sono felice di essere qui, anche perché ci sono troppo poche storie di donne, questa sceneggiatura è stata una meravigliosa sorpresa».

A interpretare Jeanne è invece Souheila Yacoub: «Mi sento a casa qui, come in Svizzera le persone sono gentili e rispettose. E poi si mangia benissimo! Girare in luoghi così veri ci aiuta molto a sentirci autentiche». “L’età dell’oro”, sostenuto dalla Film Commission Torino Piemonte e distribuito in Italia da I Wonder Pictures, sarà nelle sale non prima della primavera 2026.

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