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tari
19 Agosto 2025 - 12:00
Nelle ultime settimane, molti cittadini di Lauriano, Brusasco e dintorni hanno ricevuto la nuova bolletta Tari (tassa sui rifiuti). E per molti è arrivata una brutta sorpresa: l'importo è aumentato ancora, proprio come già avvenuto nel 2024, quando l’incremento medio era stato del 7%. Ma questa volta le opposizioni consiliari di Lauriano e Brusasco hanno deciso di dire basta e lo fanno con un'interrogazione congiunta rivolta ai rispettivi sindaci: Renato Dutto, Graziano Bronzin e Sabino Fusco per il gruppo “Lauriano e Piazzo Domani”, e Anna Marolo, Carlo Giacometto e Daniele Testore per “Per Brusasco e Marcorengo”.
Il punto centrale è uno: la società Seta Spa, che gestisce il servizio rifiuti in gran parte del territorio, ha chiuso il 2024 con oltre 2 milioni e mezzo di euro di utile netto, eppure i cittadini continuano a pagare sempre di più. Secondo i documenti ufficiali infatti, Seta Spa ha registrato nel 2024 un utile netto di 2.550.282 euro, in crescita del 690% rispetto all’anno precedente (di 323.000 euro).
Anche altri indicatori parlano chiaro: l’Ebitda (cioè la capacità di generare profitti prima di tasse e interessi) è più che raddoppiato, passando da 2,3 milioni a 5,4 milioni. L’assemblea della società è anche riuscita a distribuire dividendi ai soci per oltre 1 milione di euro. Soci che sono per il 51,15% sono Comuni e enti pubblici e per il restante 48,85% Iren Ambiente Spa, società privata.
A fronte di questo buon momento economico, però, non è stato previsto alcuno sconto o alleggerimento per i cittadini, che anzi continuano a vedersi aumentare le tariffe.bLe minoranze nei due consigli comunali non contestano solo la scelta aziendale, ma anche il silenzio politico dei sindaci all’interno dell’assemblea dei soci. “La legge prevede la possibilità di scontare la Tari fino al 20% per i cittadini che scelgono il pagamento tramite RID, ovvero addebito diretto sul conto corrente — scrivono i consiglieri — ma nessuno dei due Comuni ha mai attivato questa opzione.”
Non solo: la normativa nazionale e le regole dell’Arera (l’autorità che regola le tariffe) impongono la copertura dei costi tramite tariffa, ma non vietano ai Comuni di agire per contenere o rivedere i costi, o per distribuire diversamente gli utili in eccesso.
Le interrogazioni della congiunta contengono cinque domande:
Perché il sindaco non ha proposto una revisione della Tari 2025, alla luce dei forti utili di Seta?
È giusto che vengano distribuiti dividendi agli azionisti mentre i cittadini pagano di più?
Si è valutato l’impatto sociale dell’aumento della Tari su famiglie e attività locali?
Si intende rivedere il Piano Economico Finanziario (PEFA) per contenere i rincari previsti?
Il Comune attiverà lo sconto fino al 20% previsto dalla legge per chi paga con RID, magari già dal 2026?
La vicenda non riguarda solo Lauriano e Brusasco: Seta gestisce il servizio rifiuti in decine di Comuni della zona collinare e del Chivassese. È per questo che i gruppi di minoranza auspicano che anche altri consigli comunali si facciano sentire e pretendano maggiore trasparenza e attenzione per i cittadini. “I nostri Comuni hanno raggiunto ottimi risultati nella raccolta differenziata grazie all’impegno dei cittadini, all’Ecocentro e al Centro del riuso di Cavagnolo. È ora che questo impegno venga riconosciuto anche nelle bollette”, affermano i consiglieri.
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