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Frittelle di acacia e sambuco, la vera tradizione piemontese

Frittelle

La primavera è sbocciata e con lei arrivano i fiori a tingere di colori le nostre campagne e i nostri piatti. Infatti molti fiori possono essere gustati donandoci il loro gusto delicato e le loro proprietà benefiche. Non per niente molti chef stellati fanno ampio uso dei cosiddetti fiori eduli. È tradizione andare per campi a inizio primavera a raccogliere le tenere foglie dei denti di leone per accompagnare l’insalata.

Nei campi

La stagione di questi grandi fiori gialli è da poco passata, ma possiamo ancora andare per campi, questa volta a raccogliere sambuco e acacia. L’acacia, detta anche robinia o gaggia, è un albero normalmente poco attraente e spinoso, ma con fiori bianchi a grappolo dal profumo dolce, vanigliato e fresco. Il sambuco è invece un arbusto che in genere non supera i cinque metri di altezza e i suoi fiori piccolissimi e bianchi crescono in mazzetti ben riconoscibili. I fiori essiccano rapidamente esposti all’aria fresca, assumendo una caratteristica colorazione giallastra e un piacevole odore aromatico. I fiori di sambuco sono considerati diuretici, emollienti ed espettoranti e vengono dunque impiegati per favorire la sudorazione in caso di febbre, oltre che per trattare infiammazioni a carico dell’apparato respiratorio. Con i fiori, uniti a zucchero e limone, si è anche in grado di preparare un ottimo sciroppo.

Le frittelle

Ma l’accostamento più comune dei due fiori è quello con le frittelle. A tal proposito le frittelle di acacia e sambuco rimangono infatti un piatto contadino della tradizione piemontese e non solo. Cogliamo dunque qualche fiore fresco di acacia e di sambuco.

Nel frattempo prepariamo la pastella: mescoliamo quattro cucchiai di farina, un pizzico di sale e un goccio di acqua fredda frizzante. Laviamo in un secondo tempo i fiori e separiamoli dal grappolo. Aggiungiamo i fiori alla pastella e mescoliamo il tutto. Scaldiamo due dita di olio in una padella ampia e quando sarà ben caldo, adagiamo piccole mestolate di pastella e fiori per creare le frittelle. Una volta ben cotte, dorate e scolate dall’olio in eccesso su carta da cucina, spolveriamole di zucchero a velo e serviamole in tavola. Pronte per essere gustate.

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