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11 Marzo 2023 - 08:32
Gli strangolapreti sono un piatto tradizionale della cucina trentina. La cucina trentina è ricca di piatti tradizionali che risalgono a secoli fa e uno dei più famosi è sicuramente questo piatto, tipico della Val di Non e della Val di Sole: si tratta di un primo piatto a base di pane raffermo, formaggio, spinaci e speck. Si narra che questo nome sia stato scelto perché i preti, che mangiavano il piatto durante il loro periodo di digiuno, lo trovavano così delizioso che rischiavano di soffocare mentre lo mangiavano. La ricetta originale prevede l’uso di pane raffermo, tagliato a cubetti e mescolato con formaggio grattugiato (solitamente grana trentino) e spinaci cotti e tritati. Il composto alle volte viene arricchito con dadini di speck e uova sbattute. Dopo aver formato delle palline, gli strangolapreti vengono fatti cuocere in acqua bollente e poi serviti con burro fuso e formaggio grattugiato.
Oggi, la ricetta degli strangolapreti è stata reinterpretata in diverse varianti, che prevedono l’uso di ingredienti diversi o l’aggiunta di spezie o erbe. Ad esempio, alcuni chef utilizzano il pane integrale al posto del pane raffermo, mentre altri sostituiscono gli spinaci con ortiche o erbette e bietole per un sapore ancora più caratteristico. Per preparare gli strangolapreti alla trentina come prima cosa cuocete gli spinaci. Ve ne serviranno 650 freschi per ottenerne 300 grammi cotti e molto ben strizzati. Ripulite il pane dalla crosta esterna e tagliate la mollica che servirà per gli strangolapreti: dovrete ottenere dei cubetti di un centimetro. Trasferiteli all’interno di una ciotola, unite il latte e l’olio. Mescolate leggermente e tenete da parte affinché il pane si ammorbidisca.
Versate gli spinaci strizzati all’interno di un contenitore stretto e alto, aggiungete un poco di latte, le uova, regolate di sale, pepe e noce moscata e frullate tutto fino a ottenere una crema liscia. Versate quindi la crema di spinaci all’interno della ciotola con il pane e mescolate. Aggiungete la farina e il pangrattato e terminate l’impasto lavorandolo brevemente con le mani anche per sentirne la consistenza. Lasciatelo riposare qualche minuto. Inumidite due cucchiai e prelevate una porzione d’impasto, circa mezzo cucchiaio. Trasferite il primo mucchietto su un canovaccio ben infarinato e proseguite in questo modo per tutti gli altri. Si andranno a formare delle quenelle. Spolverizzate con poca farina i mucchietti e lavorateli uno ad uno con le mani, in modo da ottenere delle palline. Cuocete gli gnocchi in acqua salta bollente, pochi alla volta e conditeli in un tegame con burro, salvia, formaggio o speck.
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