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I gofri, quelle cialde croccanti da gustare con miele o salumi

Gofri

I gofri, che in dialetto occitano vengono anche chiamati goffre, gôfre o gouffre, sono deliziose cialde croccanti, tipiche dell’Alta Valle Susa e dell’Alta Val Chisone. In passato, venivano preparate in sostituzione del pane, soprattutto nel periodo invernale, quando gli abitanti che risiedevano nei villaggi in quota avevano difficoltà a scendere in pianura per cuocere il pane e, inoltre, avevano poca disponibilità di legna per accendere i forni comuni o nelle proprie case. Sono un delizioso sostituto del pane che, con pochi ingredienti facilmente reperibili (farina, acqua e lievito), potevano sfamare intere famiglie nei periodi più difficili dell’anno, durante la quaresima o nelle lunghe giornate di lavoro nei campi e sui pascoli. Oppure, nel periodo di febbraio-marzo, tradizionalmente quello con la produttività agricola minore.

La tradizione dei gofri è presumibilmente nata intorno alla metà dell’Ottocento, quando nelle Valli Susa e Chisone si intensificarono i rapporti commerciali, in particolare con il sud della Francia, dove i goufre erano già tradizione, portando molti valligiani a oltrepassare il confine in cerca di maggiore benessere e condizioni lavorative migliori. L’emigrazione stagionale e temporanea in territorio francese riguardava soprattutto le donne, che si stabilivano per brevi o lunghi periodi in Francia per partecipare alla raccolta delle olive e delle mimose oppure per lavorare come domestiche, balie e setaiole a Lione, che allora era molto apprezzata in tutta Europa per la produzione di filati e tessuti di seta.

Nel tempo, i gofri sono diventati un tradizionale cibo di strada molto apprezzato non solo dagli abitanti delle valli, ma soprattutto dai turisti, che amano assaporare queste cialde come spuntino, abbinandoli sia al miele sia ai salumi tipici e ai formaggi, in occasione di feste e sagre tradizionali, dove il suono degli strumenti, i canti e le parlate dialettali si mescolano, creando un’atmosfera unica e d’altri tempi. Probabilmente, i gofri sono una variante delle gaufre francesi o dei waffle, tradizionalmente cucinati dalle massaie nella versione dolce con latte, uova e farina. I gofri risultano però più croccanti e versatili, nonostante abbiano mantenuto la caratteristica superficie a nido d’ape, da cui deriverebbe il loro nome. Essendo un sostituto povero del pane, venivano consumati durante tutto il pasto e potevano essere tagliati a striscioline e aggiunti alle zuppe di legumi o cavoli oppure inzuppati nel latte per una prima colazione gustosa e nutriente.

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