l'editoriale
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12 Aprile 2022 - 09:31
Torino, città di castelli. È poco noto ai più, ma Torino è una città nella quale si trovano un gran numero di castelli, alcuni dei quali di grande interesse. Ed è ovvio, a ben pensarci, perché questa fu una città capitale ed un importante centro di potere. Eppure, non tutte queste residenze appartennero alla corte sabauda: quelle nelle quali vissero i Savoia sono in parte ancora esistenti e visitabili (dedicheremo ad esse la prossima puntata di questo percorso tra i castelli torinesi), ma le residenze minori, quelle della nobiltà, sono poco note e per lo più sono conosciute dai residenti dei quartieri di periferia.
In genere, si tratta di residenze di proprietà privata che solo negli ultimi anni stanno venendo riscoperte; in genere, erano così poco noti che anche le immagini d’epoca di questi monumenti sono piuttosto rare. Ed oggi, anche a volerli cercare, bisogna prestare particolare attenzione: perché ad uno sguardo disattento potrebbero non colpire la nostra attenzione. Si pensi al magnifico Castelvecchio di Stupinigi: una dimora medievale immensa, che fu anche di proprietà dei Savoia, e che si trova ancora in stato di abbandono, nonostante sia a due passi dal castello di Stupinigi. Insieme, potrebbero costituire un polo museale unico in Italia; invece, come consuetudine tristemente torinese, molti di questi luoghi carichi di storia sono stati lasciati al loro destino. È il caso del poco lontano castello del Drosso, che in anni recenti è stato oggetto di una riqualificazione, ma che per lunghissimo periodo è stato un monumento degradato che fugacemente faceva la sua comparsa dal cavalcavia dell’autostrada o dalla strada del Drosso, quindi scompariva del tutto.
Si poteva raggiungere unicamente a piedi, e così facendo appariva in ben tristi condizioni. Eppure, fu un importante maniero medievale, una casa-forte con annessa grangia con una storia quasi millenaria che per sua sfortuna era collocata troppo a ridosso dell’autostrada per godere di un salutare restauro anni fa. E per fortuna altri luoghi parimenti sfortunati hanno avuto migliore sorte: è il caso del castello Bramafame, una cascina-fortezza all’estrema periferia nord della città, nella strada omonima. Un luogo che evoca storie misteriose, un nome pomposo per un edificio di gusto medievale ma di impostazione secentesca. In ottima “forma” è il castello-villa della Saffarona, una meravigliosa residenza di piacere alla periferia occidentale, al termine di corso Regina Margherita che comprende una grande tenuta con tre cascinali adiacenti. Anch’esso è poco visibile, e lo si può ammirare prevalentemente dal controviale del corso. Oggi destinato ad area residenziale e area ad eventi, è un gioiello barocco che, come consuetudine per i monumenti di Torino, è poco noto e per questo ancora più sorprendente.
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