l'editoriale
Cerca
Sanità malata
17 Maggio 2023 - 07:15
Duemila posti letto tagliati in dieci anni, 500 soltanto alla Città della Salute, dove i reparti di Medicina sono passati da sette a quattro. Mentre altrove, forse, va pure peggio. In un contesto che ha visto la mannaia abbattersi soprattutto sulla lungodegenza che ha registrato - dal 2010 al 2020 - un meno 33 per cento. È una sanità piemontese malata quella descritta dai numeri raccolti dal “Comitato per il diritto alla tutela della salute e alle cure”. E le cifre spiegano meglio di tante parole come quella della “sforbiciata” sia diventata una vera e propria politica che prosegue senza soluzione di continuità, a prescindere dal colore delle maggioranze di governo. Con un risultato che tutti, prima o poi, sperimentano sulla propria pelle quando ci si scontra con le infinite liste d’attesa. A meno che non si voglia (e si possa) pagare per ottenere i servizi da quei privati che continuano a investire e ad espandersi, aprendo ogni giorno nuove cliniche che assomigliano sempre più a mini-ospedali.
Ebbene. I numeri ci dicono che nel corso degli ultimi dieci anni, la nostra regione ha perso 2.011 posti letto per acuti, subendo un drammatico calo del 14%. I dati sull’indice di letti per mille abitanti sono allarmanti: nel 2020, quando esplose l’epidemia di Covid, il Piemonte contava solamente 3,8 posti letto per mille abitanti, rispetto al tasso del 4,2 registrato nel 2010. Per fare un confronto, la media dei Paesi dell’Ocse è di 4,7 letti per mille abitanti, mentre l’Italia si attesta miseramente a 3,2. Sebbene il Piemonte mantenga ancora un rapporto leggermente migliore rispetto al resto del Paese, in dieci anni ha perso posizioni che avrebbero potuto confermare la sua superiorità in termini di qualità, che è invece è andata scemando.
Il “Comitato per il diritto alla tutela della salute e alle cure”, allora, ha deciso di scendere in piazza a Torino il prossimo 27 maggio per una manifestazione che si preannuncia come una delle più partecipate degli ultimi tempi. La lunga lista di adesioni raccoglie le lamentele e le segnalazioni provenienti da tutte le province piemontesi, che saranno consegnate al presidente del Piemonte, Alberto Cirio.
Il taglio più drastico ha riguardato i letti per la lungodegenza, con una diminuzione del 33% nel 2020 rispetto al 2010. Nonostante ciò, il Piemonte si piazza al terzo posto a livello nazionale per il numero di posti nelle Residenze Sanitarie Assistenziali (Rsa), con 947 letti per 100mila abitanti. Tuttavia, le ultime segnalazioni indicano che il 20% di questi letti rimane vuoto. È un paradosso: da un lato, c’è una grave carenza di posti letto disponibili per coloro che ne hanno bisogno, dall’altro, una percentuale significativa di letti resta inutilizzata.
Il tasso di occupazione nei reparti di medicina si attesta al 96,4%, un dato che conferma quanto sia difficile trovare un posto letto per i pazienti che necessitano di ricovero. Secondo il Comitato, il tasso ottimale per evitare un aumento di mortalità e morbilità sarebbe dell’85%, anche se un decreto ministeriale del 2015 lo ha portato al 90%. Questi numeri evidenziano una programmazione carente, soprattutto perché la riduzione dei letti in ospedale non è stata affiancata da una necessaria crescita dei servizi territoriali. E questo ha sovraccaricato la rete ospedaliera, portandola quasi al collasso in alcuni periodi. Problema risolto, nelle fasi più critiche, chiedendo aiuto a San Privato. Che quando il pubblico si presenta con le mani giunte implorando un aiuto, ci mette sempre una toppa. Ed è ben contento di farlo, visto che per ottenere la grazia non bastano gli Ave Maria.
I più letti
CronacaQui.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@cronacaqui.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Consiglio di amministrazione: Presidente Massimo Massano | Consigliere, Direttore emerito e resp. trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo..