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La svolta

Alluvione in Emilia Romagna, il generale Figliuolo nominato commissario straordinario

La decisione della Premier Giorgia Meloni

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Il generale Figliuolo

Nel suo palmares c’è il comando del contingente italiano in Afghanistan e la carica di responsabile delle forze Nato in Kosovo. Ma tutti abbiamo imparato a conoscere da vicino il generale Francesco Paolo Figliuolo quando è stato nominato dal premier Draghi commissario straordinario per l’emergenza Covid.

E al posto di un criticatissimo burocrate come Domenico Arcuri è comparso questo pluridecorato ufficiale che non si è mai separato dalla divisa e dall’inseparabile penna nera simbolo dell’artiglieria di montagna. E oggi il soldato che non si è mai legato a partiti o schieramenti, torna al fronte perché c’è da mettere ordine nel fango e nella devastazione che hanno sconvolto Emilia Romagna, Toscana e Marche. Lui, non un politico. E neppure un tecnico, magari di grande abilità, ma troppo vicino a questo o quel potentato.

Accade dopo le furibonde polemiche di cui si è straparlato in tivù quando ancora scorreva l’acqua sulle campagne e la gente fuggiva disperata da case e aziende sommerse. La premier Giorgia Meloni, a giudicare da quanto affermano voci autorevoli, ha sparigliato le carte lasciando in ombra il governatore (e presidente del Pd) Stefano Bonaccini e anche Febrizio Curcio (Protezione Civile) e Guido Bertolaso assessore al Welfare della Lombardia.

Sarà dunque Figliuolo il commissario straordinario con i più ampi poteri ad approntare un piano logistico fatto di tempi e metodi. Contro il Covid quest’uomo tutto d’un pezzo nato a Potenza ma torinese d’adozione, ha dato il meglio sprecando poche parole. E di certo non cambierà il modo di agire. La politica è avvisata. Auguri Generale!

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