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IL BORGHESE

Sui migranti Tunisi ci sfotte

Leggi il commento del direttore Beppe Fossati

Sui migranti Tunisi ci sfotte

Sui migranti Tunisi ci sfotte

Lampedusa è precipitata nell’apocalisse, dice con un sospiro il parroco don Carmelo Rizzo. E le immagini dell’accampamento che tutti noi abbiamo imparato a chiamare “hot spot” non fanno che rafforzare le parole del sacerdote. Quasi ottomila pofughi, con moltissime donne e bambini, persino di pochi mesi e appena nati sono pigiati come chicchi di riso.

Molti sono stesi a terra, esausti, altri in preda alla rabbia cercano di respingere le guardie. In tanti saltano il muro e fuggono chissà dove. L’isola è piccola, loro sono qualche migliaio in più rispetto al numero dei residenti. E il mare continua ad alimentare questa invasione di disperati. Mercoledì sono sbarcati in 6mila, ieri altre centinaia. L’emergenza fa perdere il conto, la macchina dei primi soccorsi è saltata.


E cominciano a mancare le scorte di cibo e di acqua, mentre arranca anche la macchina dei trasferimenti. Che sono un problema serio, non solo sull’isola. Torino, per parlare di casa nostra, è quasi al collasso nella prima accoglienza e la Croce Rossa non ha ancora ricevuto aiuti; il rifugio di Oulx dove anche ieri sono arrivati una cinquantina di migranti che tentano di passare in Francia dalla montagna, sta ancora peggio, dopo che ha chiuso la struttura di Briancon.

E il peggio sta nel blocco della frontiera: ogni ora i gendarmi rispediscono tutti indietro, comprese le famiglie con bambini. Che chiedono rifugio in Val Susa. Una situazione insostenibile perché l’Italia è sola. Via terra e via mare non si passa. La Tunisia ha mentito quando ha firmato l’accordo con il nostro governo. E poi sono arrivati il terremoto in Marocco e lo tsunami di acqua e fango in Libia. Dopo la tragica conta dei morti e dei dispersi chi è rimasto pensa alla fuga. E l’Italia è lì, vicina e accogliente, e le mafie locali lucrano sul dolore oltre che sulla disperazione. Ma l’invasione non ce la possiamo permettere ed ormai è chiaro che la diplomazia con certi Paesi non basta.

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