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IL BORGHESE
24 Ottobre 2023 - 15:01
Prima che lo scippo del bob si trasformi in uno dei tanti squallidi giochi di potere dei soliti bauscia, il Piemonte tira fuori gli attributi. E scrive al Coni e al Governo mettendo nero su bianco che l’esclusione della splendida pista di Cesana (che si è tinta d’oro nei giochi invernali del 2006) a favore di Innsbruck o Saint Moriz, non è solo una vergogna degna di un’Italietta acquiescente.
Ma rappresenta soprattutto uno spreco di soldi pubblici (quelli dei contribuenti) senza alcuna contropartita. Erano le 7,58 quando la missiva è partita verso la Capitale in un clima di concordia istituzionale tra Alberto Cirio e Stefano Lo Russo che dovrebbe raffreddare anche i bollenti spiriti di chi, al governo o all’opposizione si schiera con i soliti nemici del Piemonte, a cominciare dai milanesi che hanno dichiarato più e più volte che siamo indigesti. Il Piemonte questa opportunità la vuole cogliere anche a dispetto dei 5Stelle che con il loro niet iniziale ci hanno messi al paolo. E l’ottimismo che si è colto ieri pomeriggio nel grattacielo dell’ex provincia, ha sorpreso positivamente un po’ tutti.
La carta vincente di questo dossier che francamente Roma non dovrebbe ignorare, sta nel risparmio di soldi e nella possibilità concreta che si completi il ciclo positivo del recupero dell’ex impianto olimpico. Spenderemmo 33 milioni, contro gli 81 previsti dai progettisti stellari di Cortina e, soprattutto, spenderemmo a casa nostra, regalando alle montagne olimpiche (non si chiamano così per caso, vi pare?) una concreta possibilità di rilancio non solo sportivo ma anche turistico.
Il progetto c’è, c’è un poderoso impianto fotovoltaico che sfruttando alla grande il sole caldo di questa valle consentirebbe ulteriori risparmi. Ma soprattutto c’è la volontà condivisa di difendere il nostro territorio. Finirà questo orribile tiramolla? Confidiamo che lo schiaffo torni al mittente.
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