Cerca

IL BORGHESE

Compra sotto casa i tuoi regali di Natale

Leggi il commento del direttore Beppe Fossati

Compra sotto casa i tuoi regali di Natale

Compra sotto casa i tuoi regali di Natale

Con l’auto in panne, Mirafiori che di fatto si ferma per un mese consolidando il record della cassa integrazione in Italia, la nostra città in queste settimane si illumina solo grazie ai campioni dello sport e alle star che sfilano sul red carpet di Torino Film Festival. Grande visibilità e buoni fatturati. Non è poco, ma non basta questo per immaginare una nuova vocazione che possa sostituirsi a quella della manifattura e in particolare dell’automotive. Ma non solo: proprio il Natale deve far riflettere i torinesi sulla necessità di difendere il nostro fortino non disperdendo in mille rivoli i propri acquisti, cadendo nelle tentazioni dei blackfriday o delle grandi piattaforme web. Acquistiamo nei negozi del territorio e in particolare in quelli sotto casa che sono diventati vasi di coccio troppo fragili per reggere la concorrenza dei giganti. E forse basta qualche dato per farci capire che rivitalizzare il commercio è fondamentale per lo sviluppo della Torino turistica anche del comprensorio provinciale e regionale, perchè le serrande abbassate di chi non ce l’ha fatta sono troppe e il ricambio è lento e complesso. Tra il 2012 e l’anno scorso dalla nostra città sono sparite oltre 2.500 attività, pari a più del 12 per cento delle imprese di commercio al dettaglio, bar, ristoranti e alberghi torinesi. Una ferita aperta che diventa quasi purulenta quando si sale verso la montagna ove ci sono comuni che non hanno più uno sportello bancario, un negozio o un bar. Difendere il fortino significa fare squadra con le istituzioni, le associazioni, la finanza delle banche e delle fondazioni. Perchè la desertificazione commerciale è progressiva e tocca non solo le periferie, ma anche il centro. Serve insomma un progetto condiviso che protegga le botteghe storiche, sostenga quelle che hanno il coraggio di alzare una serranda magari chiusa da anni e i giovani che osano in prorpio. Serve un sistema fiscale, anche localmente, che non penalizzi il commercio, serve un sistema bancario che offra finanziamenti agevolati. Insomma serve la politica per fare un salto di qualità.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.