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IL BORGHESE

La brutta favola di un ecodoppler

Leggi il commento del direttore Beppe Fossati

La brutta favola di un ecodoppler

La brutta favola di un ecodoppler

"Quando c’è la salute, c’è tutto," chiosava mia mamma quando in famiglia nasceva qualche piccola emergenza. Sagge parole, le sue. Che mi tornano in mente oggi che dobbiamo affrontare lo scoglio delle liste d’attesa e la politica cerca di evitare inutili cerotti al sistema, puntando semmai ad un’alleanza tra pubblico e privato e rilanciando un Sovracub che oggi fa acqua da tutte le parti. Per capire come siamo messi vi racconto un’esperienza personale, che riguarda un ecodoppler, un esame che consente di avere informazioni dettagliate sulla morfologia e la funzionalità dei vasi sanguigni. Indispensabile soprattutto per chi soffre di malattie cardiache.

Mi collego al portale online del Sovracup e inserisco il numero della ricetta firmata dal mio medico. La risposta è rapida: prima data disponibile presso un centro convenzionato (la Larc di via Monbarcaro) il 13 ottobre 2025. Nemmeno a pensarci, ovviamente. Ma non mi perdo d’animo e provo a verificare le disponibilità di un altro centro, il Cdc. Respiro c’è, c’è un posto lunedì 23 dicembre, ore 15,40. Magnifico, lo scelgo e premo il tasto “prenota”. Ma la prenotazione non va a buon fine. Ho fatto un errore?

Riapro il sistema e vedo che è nuovamente disponibile, dunque riprovo. Ma senza successo. Così chiamo il centro prenotazioni del Cdc, segnalo l’inghippo e chiedo ad una gentile signorina di aiutarmi. Scopro così che quell’unico posto disponibile in realtà era stato opzionato dall’Asl. Dunque non era disponibile, nè per me, nè per altri. Una beffa, evidente. E per rimediare al disservizio? Ovvio, basta pagare.

L’esame costa 87 euro, con la formula “privato agevolato” (perchè ho la ricetta) il 2 gennaio prossimo alle ore 12, presso il Cdc di via Fabbro. Farò così, anche se mi rode pensando a chi 87 euro non li può pagare se vive con una pensione da fame. Morale della favola: facciano l’alleanza e facciamola in fretta, Magari anche con il Diavolo, ma usciamo da questa vergogna.

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