Elkann, dopo La Stampa anche la Juve?

Lo Spiffero scrive «Elkann ha venduto La Stampa». Il giornale che prese (nel verso senso della parola: il fondatore Frassati ne fu spossessato) il nonno di suo nonno, una di quelle cose che si legano a Torino come il giandujotto e la Juve (per ora...) e il Toro. Un accordo da 50 milioni con il gruppo editoriale veneto Nem, mentre Sentinella del Canavese e Huff Post finirebbero ai pugliesi di Finlad. Uno spezzatino stile Elkann, un altro dopo Iveco fra Tata e Leonardo? Una presa di distacco da Torino?

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Da Gedi ed Exor, persone con cui abbiamo un rapporto onesto ci dicono che «non è stato venduto un bel niente», ma che il dossier sui giornali Gedi abbia girato eccome, lo dice anche Prima Comunicazione.

"John Elkann vende anche La Stampa", ecco cosa succede

Il gruppo Nem del banchiere Marchi pronto a rilevare i quotidiani

C’è di che agitare acque e coronarie in mezzo mondo industriale, insomma, perché se la Famiglia si libera dei gioielli della corona (e su Juve incombe Tether), che si fa con Fiat, intesa come Mirafiori? Sono domande piuttosto lecite, anche fra i lavoratori. E paradossali nel momento in cui in Stellantis, ossia il Gruppo che abbiamo sempre detto essere troppo francese, si sono ribaltati i tavoli: i sindacati d’oltralpe, infatti, ora lamentano che con l’era Filosa sono aumentati i top manager ex Fca. Si tranquillizzi chi pensa sia un segnale rassicurante: l’ufficio del ceo Antonio Filosa è negli USA ed è lì che si gioca la partita.

Rimane uno scenario complesso da decifrare, con un legame fra città e Dinastia che in troppi si ostinano a pensare sia ancora quello dei vecchi tempi (almeno di facciata, ché le vicende giudiziarie stanno svegliando persino le anime belle).

Nota tecnica: dal cdr del quotidiano spiegano di aver chiesto un incontro con la proprietà che si terrà nella giornata di martedì.