La rinascita del vecchio Fortino: «Tango e folk ci hanno salvato»

Rischiavano di chiudere per sempre baracca, poi è arrivato il tango. Chi l’avrebbe detto che a salvare lo storico “Fortino” del quartiere Aurora sarebbe stato proprio il popolare ballo argentino? E invece è andata proprio così. «È successo all’incirca due anni fa - racconta Luigi Mancuso, che da otto anni è a capo dell’associazione - quando capimmo che con le sole bocce non potevamo andare avanti molto a lungo».

Così, negli oltre 700 metri quadri del bocciodromo sono approdati i ballerini di tango, gli stessi che già avevo dato vita all’associazione “la bicicletta” di Barriera di Milano. In rapida successione sono arrivate anche le serate folk e swing, senza ovviamente dimenticare gli atleti paraolimpici dell’Us Acli. Soprannominati “bocciabili”, sono giocatori in carrozzina che tutti i sabati vengono a fare allenamento sul pavimento in legno di betulla del bocciodromo. E che poi, in gara, si fanno valere.

Del resto, l’Asd Fortino ha una tradizione boccistica da rispettare. Sei titoli nazionali conquistati. I primi due datati 1929 e 1930. I restanti nel fantastico quadriennio dal 1989 al 1992. Ma prima della rinascita della struttura, anche il team era scomparso, non giocando più partite nella seconda metà del 2016 e per tutto il 2017. È stato ricostituito l’anno scorso, quando la cosiddetta “operazione Fortino” era già in atto. E i soci non si vogliono fermare.

«Abbiamo ancora tanto da fare - spiega il direttore tecnico, Claudio Guerra - e vorremmo utilizzare ancora di più il bocciodromo, che ormai è diventato uno spazio multifunzionale. Certo, bisognerà investire, ma prima di tutto serve la buona volontà. E a noi non manca». A guardare i numeri non si può dar torto al direttore tecnico. Infatti, facendo il conto di tutte le associazioni che utilizzano gli spazi di strada del Fortino 20, in questi ultimi due anni si è passati da poco meno di 300 iscritti a un numero che sfiora le 4mila unità. Il Fortino è di nuovo inespugnabile. E il quartiere può davvero gridarlo al cielo.